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Voilà Lienz Chang, nuovo maître de ballet del Teatro San Carlo

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Da circa 20 giorni il corpo di ballo del teatro San Carlo ha il suo nuovo maître de ballet Lienz Chang subentrato ad Alessandra Panzavolta e con la rassegna di eventi Ottobre Danza ( http://openspacetheater.blogspot.it/2014/10/ottobre-danza-con-i-ballerini-del-san.html ) avremo l'occasione di vedere i primi risultati del suo lavoro. Formatosi al Ballet Nacional de Cuba Lienz Chang ne diventa il Primo Ballerino e quindi partner di Alicia Alonso, studia con devozione con i più illustri maestri dell'Accademia fino a conquistare la Medaglia d'Oro come miglior partner al Festival Nazionale di Balletto e Danza Moderna de l'Havana. Ricopre ruoli di prestigio e danza nei più importanti teatri del mondo: dall'Opera di Parigi al Bolshoi, dal Victoria Theatre di Melbourne all'Opera di Budapest fino ad approdare in Italia al Teatro San Carlo. Elencare i successi che ha collezionato in giro per il pianeta sarebbe forse impresa impossibile visto che il suo curriculum

Ottobre Danza con i ballerini del San Carlo e le eccellenze dal mondo

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Proprio un bell'incontro quello di sabato pomeriggio nel foyer del teatro San Carlo di Napoli in cui si sono riuniti giornalisti, appassionati di danza e addetti ai lavori. Il motivo che ha portato tante persone a riunirsi era la presentazione della V edizione di Ottobre Danza, del nuovo maître de ballet Lienz Chang e della nuova linea di costumi per la scena e divise per lo studio prodotte da Petrecca col marchio Teatro di San Carlo. Con ordine per non confonderci le idee. Ottobre Danza: 15/16 ottobre Gala della Scuola di Ballo È così curiosa la storia della scuola di ballo del teatro di San Carlo e così piena d'intrecci storici e ostacoli e colpi di fortuna, che a tenerli a mente ci vorrebbe una dedizione totale storico-filologica. Prima Murat, poi i Borbone, poi ancora in epoche recenti la celeberrima Bianca Gallizia (che tra gli altri ha diplomato la mia maestra) e poi ancora Tony Ferrante, Zarko Prebil, Giuliana Pensi, per arrivare fino ai giorni nostri con la d

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https://www.youtube.com/watch?v=gmRbAE6c7IM&feature=youtu.be
sabato conferenza stampa al San Carlo in cui verrà presentato il programma di Ottobre danza, anche se ormai le notizie girano già da un po'. Diciamo che sappiamo tutto...ma non sappiamo niente! In attesa dell'ufficialità, carico una strepitosa galleria di foto.
Troppe cose mi stanno accadendo alla velocità della luce. Occasioni, sorprese, incontri. La danza è mia.

Alto Fest a Napoli. Ne ho scritto su Campadidanza...e qua

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Bisogna ricordare le tante cose che accadono a Napoli, l'arte che prende piede tra le vie, gli artisti di tutto il mondo che vengono qui perché la fonte d'ispirazione che traggono da noi è inesauribile. Nun ve lamentat' semp'...GODETE e CONDIVIDETE il bello che abbiamo. AGITE nel CONCRETO. Gli straniere se la godono più di noi che l'abitiamo. Ecco il mio articolo uscito su Campadidanza magazine e che sta facendo bei numeri.  Il concetto del ReWriting Spaces è l’anima di questa edizione, l’intenzione, la finalità. Riscrivere gli spazi urbani di una città troppo spesso immobile nei suoi clichés, ripensare la destinazione d’uso di vicoli e soffitte, scale e pendii, case e sagrati. Attraverso l’opera dell’artista Napoli cambia faccia reinventando se stessa e suggerendo, con timidezza e insieme sfacciataggine, un nuovo uso dei suoi luoghi, tanto noti e tanto sconosciuti. TeatrInGestazione presenta la IV edizione dell‘Alto Festival definito come il festival internaz

Giselle, sarà pure pazza, ma non fa le scarpe a nessuno

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A me è sembrata una buona idea fin da subito, già nel primo istante in cui Sergio Ariota me ne parlò mi parve di trovarmi di fronte un uomo che aveva visto lontano. Puntava sui ragazzi, sulla loro sete di esperienza, sulla loro voglia di danzare il balletto di repertorio fuori dei contesti puramente scolastici. E allora via alle audizioni: sbarra centro, diagonali e variazioni. Prima selezione, seconda selezione e poi ancora scremature in corso d'opera perché qualche elemento scelto non era del tutto convincente. Tanta paura, tante ansie, tanti dubbi e non da parte dei ragazzi, loro hanno dentro la forza di 1000 tori messi insieme, ma da parte degli organizzatori. Saremo all'altezza? Andrà tutto bene? Ci capiranno? Questo pensavano e io in cuor mio rispondevo "no" ad ognuna di quelle domande. No, non sarete all'altezza perché il compito prefisso è duro da portare a termine e non vi sentirete mai soddisfatti e vorrete sempre di più e vi mancherà il fiato.