Boris Eifman dà voce alla grande Russia
![Immagine](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipq5EolwCnqS_knHVW3SZmVyIACwB2-okvMmrFDn9uz0ik127PVVl6o56bQf9BArAfJyLYkSVlkilavRNhKkVDRe4LNmw3bVV-w983z_KjEh1U_qOPhfkMlznBLcBVW8maqyFcuqZKNuU/s1600/anna2.jpg)
Per chi ama la letteratura russa del XIX secolo assistere al lavoro di Boris Eifman Anna Karenina è un'esperienza di completo rapimento estatico e d'immedesimazione senza scampo. Riprodurre sul palcoscenico le contraddizioni della società sanpietroburghese di metà '800 risulterebbe impresa ardua, se non impossibile, a molti perché, se pure la danza sia a mio dire uno tra gli strumenti più efficaci per la comunicazione, mettere insieme l'aspetto narrativo, quello descrittivo, quello emozionale e restare fedeli al contesto storico senza l'uso di una voce narrante, di un canto, di un testo è da geni. Ho visto sul palcoscenico del Teatro San Carlo la bellezza pura, la bravura, il virtuosismo e l'emozione commovente e commossa di un'Anna Karenina interpretata da Natal'ja Povoroznjuk, la forza e la sicurezza fisica ed espressiva, di Karenin interpretato da Pavel Moskvito e la compostezza e l'eleganza, a volte devo confessare snervante, di Vronskij inte