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Sostenere la cultura non vuol dire mettere soldi, ma creare servizi e opportunità

Qui per la cultura e per l'arte non si fa mai nulla! Sento questa litania nelle orecchie da sempre. Diciamoci la verità per molti "fare qualcosa" vuol dire mettere soldi e allora mi dispiace ma sento di dire che è meglio che non sia così. Dico che è meglio, perché poi quando si creano connubi ambigui tra cultura e politica siamo capaci di strapparci le corde vocali per urlare ai quattro venti "ingiustizia!" o "imbroglioni!" o accusare il politico di turno di clientelismi e favoritismi, ed è giusto che sia così: bisogna sempre puntare il dito e denunciare senza paura gli intrighi poco chiari che alimentano il circuito chiuso della cultura politicizzata. Questo accade soprattutto quando la politica finanzia progetti artistici e di conseguenza entrano a far parte del team organizzativo gli stessi politici di turno che hanno finanziato....non se ne esce più. Ricordate le delusioni legate al Napoli Teatro Festival , e il Mercadante ? Poi però se la po

ACROSS THE BORDER / storie di confine a Napoli

Sei performers in cerca del confine. Il confine oltre il quale spingersi. Il limite che, una volta riconosciuto, fa sì che ci si senta già oltre. La consapevolezza di una fine, che sia la nostra o quella dell'altro, porta la coscienza aldilà di tracciati conosciuti nella spinta naturale, ma non universalmente condivisa e compresa, che conduce fuori di sé. Una sorta di appercezione , ossia di auto-percezione di sé nello spazio invaso e pervaso di sensazioni prima sconosciute. Dove finisce il mio spazio comincia il tuo: fusione,contagio, sovrapposizione di entità che non si riconoscono più come isolate. Il confine, il bordo, il luogo. A partire da Magnesium (lavoro coreografico del 1962) e dal suo creatore Steve Paxton , la danza ha un potere se possibile ancora più forte: il sentirsi. Avvertirsi reciprocamente tra rotolate corpo a corpo, spinte, punti di forza, leve. La contact improvisation , la tecnica utilizzata da Antonello Tudisco coreografo napoletano di cui ho più vol

FARFALLE compagnia TPO al FILE FESTIVAL. Piaciuto!

Sono stata al FILE Festival di Napoli organizzato da Antonello Tudisco di Interno5 e ho assistito alla performance della Compagnia TPO Farfalle. Una danza che si fa carico delle più concrete esigenze del mondo artistico: socializzare col digitale. Nulla di nuovo certo nel portare il digitale in scena, è infatti ormai da tempo che questa forma di arte visiva invade gallerie e musei e teatri, ma l'utilizzo che se ne può fare nella danza va sempre oltre quello che ci si aspetta di vedere. E poi, diciamoci una cosa, il digitale lo conosciamo sì tutti e almeno una volta ognuno di noi lo ha incontrato, ma un conto è sapere che esiste e un conto è problematizzarlo . Nel senso che: se pure oramai fa parte del panorama artistico internazionale da almeno un decennio di certo questo non lo rende banale né già visto se ci si pone sul serio il problema di farne un uso professionale e sempre sperimentale. In pochi sanno farlo davvero bene e, anche se in molti si danno delle arie sosten

I performers sono chiamati alle armi! NEO vi aspetta al PAN

Ecco i dettagli della giornata mondiale della danza organizzata da NEO circuito composto da  Artgarage, Danza Flux, Collettivo NaDa e Körper NEO invita, alle ore 11.00 del 29 aprile, artisti, operatori,  e chiunque sia interessato a poter intervenire durante La Giornata Mondiale della Danza, organizzata al PAN | Palazzo delle Arti di Napoli, offrendo la propria presenza al tavolo di dialogo intorno al tema “Nuovi linguaggi della danza contemporanea", con un focus specifico sulla regione Campania. CALL PER PERFORMERS : NEO apre una call indirizzata a performers campani che intendono presentare una propria proposta performativa sul tema “L’ artista e lo spazio pubblico” che verrà sviluppata in modo estemporaneo nelle sale del museo d’arte contemporanea il 29 Aprile 2014 dalle ore 16.00. L’ intento è quello di poter creare un momento di riflessione, dibattito e condivisione tra le molteplici realtà che operano sul territorio contribuendo allo sviluppo e la conoscenza dell

LIVING BETWEEN THE BORDERS-residenza artistica

Questo progetto mi piace da morire. Un buona padronanza del proprio corpo, feeling con lo spazio, l'appercezione di cui parlava Leibniz, la sperimentazione e l'improvvisazione creativa. Si, mi piace! Progetto  DanzareaNord a cura di DANZA FLUX, COLLETTIVO NaDa/Interno5, TEATRO AREA NORD 12 |17 Maggio 2014 - Teatro Area Nord -LIVING BETWEEN THE BORDERS Progetto di residenza artistica per due coreografi/registi e 6 danzatori o attori con ottime qualità di movimento. Un luogo dello scambio e dell’azione in cui 2 coreografi proveranno a costruire un percorso di ricerca comune con 6 danzatori. Oggetto della ricerca è il tema del confine come luogo dell’incontro e dello scambio, in cui è facile imbattersi all’improvviso e muoversi, nella “scomodità” dell’equilibrio, di un luogo unico, ma suddiviso, frammentato. Confine contiene in sé l'idea di un mettere insieme per unire ma allo stesso tempo stabilisce un termine, una dissoluzione di continuità, che pone fine, necessariam

Speed dating teatrale

Sei minuti per giocarsi tutto, sei minuti per cogliere un'occasione che potrebbe realizzare i propri sogni. Basta iscriversi entro il 21 giugno e partecipare allo Speed dating teatrale organizzato da Interno 5 e Associazione Etre con l'obbiettivo di dare a coreografi e compagnie la possibilità di realizzare un progetto. L'idea nasce dal noto appuntamento al buio che si svolge in soli sei minuti e in cui, uno di fronte all'altro, si parla di sé nella speranza di aver suscitato interesse nell'altro. In questo caso però a guardarsi negli occhi non saranno due aspiranti innamorati, ma compagnie che ambiscono a farsi produrre uno spettacolo da direttori di festival.

Horse boy in apnea

Fabrizio Varriale in Horse boy in apnea Al Fringe festival il 15 e il 16 giugno va in scena Horse boy in apnea per la coreografia e la regia di Chiara Alborino e con interprete Fabrizio Varriale. Gli spazi saranno quelli della Sala Polifunzionale del Museo Madre in cui la furia di un cavallo selvaggio, costretto da una asfissiante imbracatura, si scioglierà in un respiro profondo dopo incessanti sforzi per raggiungere la libertà. Infondo quella che propongono i due giovani talenti napoletani non è altro che la condizione in cui si riconoscono da sempre coloro che non permettono al corso degli eventi di travolgerli inconsapevolmente, ma lottano per imporsi tanto nel sociale quanto nella vita privata, l'immedesimazione del pubblico sarà inevitabile e l'empatia scivolerà fluida tra gli spettatori. Chiara alborino e Fabrizio Varriale sono danzatori e coreografi formatisi in Italia e all'estero con maestri del calibro di Frey Faust, David Zambrano e Carolin Carlson ed è pr