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Visualizzazione dei post da dicembre, 2015

Secondo cast a chi?

Salvatore Manzo ph Francesco Squeglia Come da un po' di anni a questa parte anche domani andrò al teatro San Carlo per vedere il balletto natalizio lo Schiaccianoci , non riesco a rinunciare, non posso cavarmela dicendo semplicemente " l'ho già visto tante volte, stavolta passo". No, non posso per onestà, per rispetto, per coerenza nei confronti di un amore che se si autodefinisce incondizionato allora è meglio che lo sia. Ci vado, ovvio che ci vado, ma questa volta ho deciso di recensire la recita del cosiddetto secondo cast . Chi ha deciso di utilizzare un numero ordinale per definire una coppia di solisti? Primo e secondo stanno per forza di cose ad indicare che qualcuno vale di più e qualcuno vale di meno, e questa cosa non mi piace proprio. Neanche con le lettere dell'alfabeto mi sarebbe piaciuto che li avessero identificati A e B ....no, stessa storia di 1 e 2. Forse avrebbero potuto usare dei colori del tipo: cast rosa e cast lilla, oppure cast verde

Bando ammissione alla scuola di ballo del Teatro San Carlo

Stu-dia-te. Non fatevi convincere che bastano il talento, la dote, il corpo perfettamente duttile e la volontà perché non è così, o per lo meno non è così se tutto ciò non viene abbinato ad un profondo, costante, prolungato studio. La danza come noto, anzi forse non a tutti, conserva un'importantissima parte teorica che funge da scheletro a tutti i movimenti che il corpo andrà ad eseguire. Non mi riferisco soltanto alla storia della danza e alla consapevolezza di una catena umana di esperienze, ma a tutto l'apparato teorico entro cui spaziare e agire con cognizione di causa. In troppe scuole di danza tutto ciò che è teoria viene trascurato e lasciato al margine, perché tanto l'obbiettivo è ballare e, secondo molti, non bisogna perder tempo in teorie, schemi e notazioni. Fate una cosa scegliete la scuola di danza con serietà e per ora valutate l'idea di provare ad entrare nella scuola di ballo del teatro di San Carlo che ovviamente non è per tutti certo....

Mentalità mafiosa nella gestione della cultura. La danza collassa.

La crisi che attanaglia l'arte italiana in ogni sua forma procede senza sosta e la danza pare essere sempre più la vittima sacrificale da immolare sull'altare dell'indecenza. Corpi di ballo che chiudono e corpi di ballo in crisi, fondi succulenti spesi male ed enormi buchi finanziari causati dalla cattiva gestione di chi, detto francamente, si trova a ricoprire ruoli manageriali non essendone all'altezza. Una politica frutto di clientelismi e scambi di favori fa sì che a dirigere e gestire le problematiche connesse alle fondazioni liriche siano per lo più persone che l'arte la subiscono e non l'agiscono. Subire l'arte vuol dire non avere la minima idea del guadagno in termini economici che può verificarsi per le casse dello Stato e per quelle dei singoli teatri: uno spettacolo messo in piedi con un corpo di ballo composto da professionisti di alto profilo, e in Italia ce ne sono davvero tanti, étoiles di fama internazionali, registi e coreografi contemporan

Beneficenza a Napoli con Telethon: danza-musical-canzone

Una serata di beneficenza tra danza, estratti di musical e canto. Il programma è davvero vario, si va da una suite disney a una dedicata a tutti i bambini in chiave natalizia, fino a un medley dal noto musical Scugnizzi. Benedetta Imperatore, voce straordinaria che ormai conosco piuttosto bene, canterà Invictus la canzone tributo a Nelson Mandela e per i piccoli fan di Elsa intonerá Let it Go dal film d'animazione Frozen. Un evento organizzato da Francesco Imperatore e Rosa Varriale, direttori della Scuola Spazio Danza, già da qualche anno e che nella scorsa edizione ha raccolto 5000 euro. Quest'anno bisogna andare ancora più in alto!

Tersicore non ha paura

Svetlana Zakharova e Vadim Repin Daniele Cipriani mette in scena a Roma un altro grande show ed esorta tutti a prendervi parte senza paure e senza esitazioni vist i i recenti fatti tragici accaduti a Parigi.  Questa la sua dichiarazione: “Ci sono già troppi posti in questo mondo dove l'arte viene fatta tacere. Uscire e andare al teatro è anch’esso un modo per non dargliela vinta. L’arte può dare un contributo fondamentale a quell’espressività umana che è per noi d’importanza vitale  e che proprio per questo si cerca col terrore di schiacciare. L’arte allarga il pensiero.  Cogito ergo sum  (penso dunque sono) diceva Renato Cartesio, ed è proprio il libero pensiero che si vuole cancellare per sempre; ma anche noi possiamo fare la nostra parte e contribuire a contrastare questo miserabile disegno”. Con il sostegno della  Fondazione Roma-Arte-Musei   la  Rassegna   Tersicore  s’inaugura il 3 dicembre 2015 con il  Royal New Zealand Ballet . «Sono molto orgoglioso -