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Visualizzazione dei post da febbraio, 2016

L'arte non si sposta, casomai si sposta il pubblico

foto ricevuta da Francesco Imperatore Oggi sul Corriere del Mezzogiorno si legge che il  Quirinale  rinuncia a  prendere in prestito per tutta la durata del Giubileo il capolavoro del Caravaggio "le sette opere di Misericordia" anche e soprattutto in seguito alle polemiche scatenatesi sui social network. Il dipinto, datato 1607 e commissionato dal Pio Monte della Misericordia,  illustra gli ambiti in cui all'epoca l'istituzione operava, tra cui:  dar da mangiare agli affamati e visitare i carcerati,  seppellire i morti,  vestire gli ignudi e visitare gli infermi,  ospitare i pellegrini,  dar da bere agli assetati. Non sono mancati interventi di opposizione al prestito da parte di intellettuali ed esperti d'arte   come Gerardo Marotta    Tomaso Montanari, Giuseppe Galasso e Aldo Masullo. Roma è in pieno Giubileo e allora tutto pare dover confluire lì. Però noi siamo quelli che non cedono alle lusinghe dei soldi facili, ma soprattutto stentiamo a credere

Campagna di sensibilizzazione - Lo spettacolo dal vivo è dove vivi le emozioni

"Cosa vuoi da me? Cosa ti aspetti che ti spieghi?  Se non tocchi il velluto delle poltrone,  Se non sgrani gli occhi nel buio, Se non ti bruciano le mani per gli applausi, Se non ti s'incendia il petto. Il teatro non si spiega, si vive" venerdì 19 febbraio 18,30 Cinema Modernissimo di Napoli Campagna di sensibilizzazione affinché ci sia più pubblico a teatro promossa dal web magazine Campadidanza.it Uno spot che ha come protagonisti due professionisti della danza Anbeta Toromani e Alessandro Macario . http://www.campadidanza.it/anbeta-per-campadidanza-in-scena-solo-sguardi-di-luce.html Art Director Pep Minichino, spot diretto da Dina Ariniello e realizzato da Sasi Pro. Alla presentazione hanno assicurato la propria presenza le maggiori istituzioni cittadine: Regione Campania e Comune di Napoli. Molti teatri, molti coreografi, molti danzatori. Stella Film ha permesso di proiettare il video in una delle sale del Modernissimo.

Josè Montalvo con Y Olé al Politeama di Napoli

Dedicato alla danza contemporanea il nuovo appuntamento con la scena internazionale della Stagione del Teatro Stabile di Napoli. Si tratta dello spettacolo del coreografo Josè Montalvo , Y Olé! , che lo Stabile partenopeo presenta in esclusiva italiana l’11 e il 12 febbraio al Teatro Politeama a Napoli. Per il pubblico e i tantissimi cultori del genere l’appuntamento è da non mancare, garantito da uno dei maggiori e più autorevoli protagonisti del panorama europeo in fatto di danza contemporanea qual è Josè Montalvo. Prodotto dal Théâtre National de Chaillot di Parigi in collaborazione con Les Théâtres de la Ville de Luxembourg , Y Olé! è la più recente creazione del 62enne coreografo, regista e scenografo francese, andato in scena con grande successo lo scorso giugno a Parigi. Definito lo spettacolo più personale e intimo di Montalvo, Y Olé! è un viaggio tra i ricordi d’infanzia del coreografo, le sue origini andaluse, di figlio di rifugiati politici spagnoli in Francia durante i

Sostenere la cultura non vuol dire mettere soldi, ma creare servizi e opportunità

Qui per la cultura e per l'arte non si fa mai nulla! Sento questa litania nelle orecchie da sempre. Diciamoci la verità per molti "fare qualcosa" vuol dire mettere soldi e allora mi dispiace ma sento di dire che è meglio che non sia così. Dico che è meglio, perché poi quando si creano connubi ambigui tra cultura e politica siamo capaci di strapparci le corde vocali per urlare ai quattro venti "ingiustizia!" o "imbroglioni!" o accusare il politico di turno di clientelismi e favoritismi, ed è giusto che sia così: bisogna sempre puntare il dito e denunciare senza paura gli intrighi poco chiari che alimentano il circuito chiuso della cultura politicizzata. Questo accade soprattutto quando la politica finanzia progetti artistici e di conseguenza entrano a far parte del team organizzativo gli stessi politici di turno che hanno finanziato....non se ne esce più. Ricordate le delusioni legate al Napoli Teatro Festival , e il Mercadante ? Poi però se la po