Ancora una volta il teatro San Carlo di Napoli apre le porte al pubblico durante il momento più importante, quello in cui la resa dei conti è forse più spietata di una prima, almeno per il direttore artistico e per il coreografo. A pensarci bene la prova genrale, perché è di questo che si parla, è il momento della verità per tutti ed è il crocevia in cui qualcuno tira un bel sospiro di sollievo e qualcun altro storce il naso agli imprevisti dell'ultimo minuto. Luci, suoni, spazi, costumi, entrate e uscite, chiusure e aperture di sipario. Fiato, memoria e poi il primo approccio con l'ansia. Anche se ognuno di questi aspetti è provato all'infinito in ore e ore di sala prove è solo con la generale che ci si accorge di cosa va e cosa non va. I sarti sono chiamati ad aggiusti imprevisti, l'uscita di un gruppo intralcia l'entrata del solista e via discorrendo. Comunque per chi guarda, e sopratutto per chi non ha l'onere di essere il responsabile della riuscita de
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