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Boris Eifman dà voce alla grande Russia

Per chi ama la letteratura russa del XIX secolo assistere al lavoro di Boris Eifman Anna Karenina è un'esperienza di completo rapimento estatico e d'immedesimazione senza scampo. Riprodurre sul palcoscenico le contraddizioni della società sanpietroburghese di metà '800 risulterebbe impresa ardua, se non impossibile, a molti perché, se pure la danza sia a mio dire uno tra gli strumenti più efficaci per la comunicazione, mettere insieme l'aspetto narrativo, quello descrittivo, quello emozionale e restare fedeli al contesto storico senza l'uso di una voce narrante, di un canto, di un testo è da geni. Ho visto sul palcoscenico del Teatro San Carlo la bellezza pura, la bravura, il virtuosismo e l'emozione commovente e commossa di un'Anna Karenina interpretata da Natal'ja Povoroznjuk, la forza e la sicurezza fisica ed espressiva, di Karenin interpretato da Pavel Moskvito e la compostezza e l'eleganza, a volte devo confessare snervante, di Vronskij inte

La donna che infranse tutte le regole: Anna Karenina

Rinnegò il marito, abbandonò il figlio, visse la passione fino a trasformarla in ossessione. Il sipario al Teatro San Carlo si apre sulla triste vicenda di una donna che lasciò perdere la testa per seguire, senza indugi, il cuore. Il tempo cominciò a logorare le sue certezze, le paure affiorarono maligne, la vendetta di un uomo tradito la consumò e debilitò...ma mai, né dubbi né ripensamenti, la riportarono indietro. Anna Karenina Teatro di San Carlo, Napoli 25/26 ottobre musica Pëtr Il'ič Čajkovskij coreografie Boris Eifman In scena il dramma di Anna Karenina, eroina dell'omonimo romanzo di Lev Tolstoj, in scena il dolore, la passione, la vendetta, il desiderio. Una coreografia coraggiosa e forte, violenta e commovente che accende la luce su un dramma ancora attuale: il sacrificio. Quello di Anna è un corpo che non lascia tregua al cuore irrimediabilmente innamorato, il desiderio ossessivo e la voluttà incontrollata dirigono la sua mente verso le scelte più disu