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Visualizzazione dei post da marzo, 2014

San Carlo-Bolshoi 1-0

Va in scena in  questi giorni al Teatro di San Carlo il balletto romantico "le Corsaire" con la partecipazione non solo del corpo di ballo diretto da Alessandra Panzavolta, ma anche di alcuni allievi della scuola di Anna Razzi. Per la serata della prima i danzatori ospiti sono stati i solisti del teatro Bolshoi Maria Aleksandrova, nel ruolo di Medora, e Aleksandr Volĉkov nel ruolo di Conrad. Il sipario si apre e la nave con cui naufragano i pirati delude non poco, nella grandezza del palco del San Carlo le dimensioni del veliero sono troppo ridotte e le proporzioni risultano ridicole. Per le scenografie si può però dire che la nave sia l'unico neo, infatti il lavoro del maestro Zito ha estasiato ad ogni cambio di scena con sfumature cromatiche dolci e imponenti e con giochi di luci che hanno conferito ai diversi quadri l'atmosfera giusta,  come durante il pas des deux tra Medora e Conrad nella grotta in cui forse di romantico e travolgente erano appunto solo le lu

Al San Carlo c'è il Corsaro

Si condensarono in un solo balletto tutti gli elementi adatti a catturare l'attenzione del pubblico di metà ottocento: l'amore travolgente e passionale ostacolato dall'uomo e dalla natura, l'esotico sfarzoso e pur sempre selvaggio, la schiava resa libera dal pirata che tutto vuole e tutto può.  Nel pieno del romanticismo inglese, in cui le opere dei tre grandi Byron, Shelly e Keats rendevano possibile l'evadere con la mente e con la fantasia per approdare su lidi lontani e irrangiungibili, nasce come emanazione dello spirito romantico Le Corsaire su musiche di Adolph Adam.  Estasiato dalla magnificenza di un Oriente tanto lontano quanto profondamente diverso dall'Occidente ordinato e monogamo lo spettatore gode di visioni surreali tra harem ed eunuchi, sultani e venditori di schiave. La dolcezza e la malinconia di un amore che lotta contro tutto e tutti, estenuato persino dall'opporsi della natura ostile e beffarda, è rappresentata da variazioni e pa

Nureyev, l'aquila sul tetto del mondo

Fonte : http://www.campadidanza.it/nureyev-laquila-sul-tetto-del-mondo/ La metafora del viaggio è quanto di più straordinario si possa comprendere nella vita: tra un momento di stasi e l’altro posti ai due estremi dell’esistenza è nel mezzo che si ritrova un incessante fluire di meraviglie e sorprese. Sofferenza e dolore, godimento ed euforia si alternano in vortici incontrollabili che rendono l’esperienza di ognuno una poesia intima e irripetibile. Agli antipodi di una vita fastosa e comoda, lontano da un’adolescenza ingenua e disinvolta Nureyev comprendeva già da ragazzino il valore straordinario dell’esperienza fine a se stessa e scivolava via da mete e traguardi tanto sterili quanto omologanti. In effetti sognare di diventare una stella e desiderare di brillare più di chiunque altro sulla scena del mondo poteva essere considerato lo scopo comune a chiunque si dedicasse all’arte del balletto: il successo, la fama, gli applausi scroscianti, il costume più bello. Andare oltre la

Entrare alla Scuola di Ballo del Teatro di San carlo

Sono aperte le iscrizioni alla selezione per l'accesso ai Corsi della Scuola di Ballo del Teatro di  San  Carlo.  La possibilità di tentare è data a tutti e chiunque ami il balletto può provare ad accedere alla grande scuola del Lirico napoletano. Certo un po' di senso critico e di obiettività non guastano mai, tanto nei giovani ragazzi che provano ad accedere ai corsi superiori, quanto nei genitori dei piccoli allievi. Si tratta di un consiglio che sento di dare soprattutto alle mamme e ai papà che confondono l'amore sterminato per un figlio con l'effettiva inclinazione di quest'ultimo per il balletto. Mondo duro che non conosce compromessi, il balletto esige un corpo naturalmente predisposto alla danza a cui l'esercizio e l'assiduo allenamento conferiscono poi atleticità e dinamismo. Tanto di cappello alla passione e alla devozione senza limiti verso questa forma d'arte, ma l'umiltà di sapersi inadeguati ad una tecnica che in quanto ad esigere

Intervista a Francesco Colaleo pubblicata su Campadidanza Magazine

Francesco Colaleo in In-Corpo.Reo Fonte Campadidanza Magazine:  http://www.campadidanza.it/intervista-a-francesco-colaleo/ video dell'intervista Francesco Colaleo è un giovane danzatore e coreografo napoletano con formazione campana e aspirazione tutta europea impegnato in questi giorni col suo ultimo spettacolo In.Corpo.Reo. Lavora tra l’Italia e la Francia scegliendo progetti di danza contemporanea caratterizzati dalla ricerca e dall’ispirazione. Ha danzato in compagnie come l’Artemis Danza di Monica Casadei, la Compagnia Korper di Gennaro Cimmino, Les Danseurs Napolitains d’Ismael Ivo, il  Collettivo Na.Da di Antonello Tudisco,  la Compagnia Art Garage di Emma Cianchi, CZD Zappalà di Roberto Zappalà, Catania. Nell’intervista che segue racconta la sua passione e dà qualche consiglio ai giovani ballerini che si approcciano alla danza. Rivolgendoti ai ragazzi che sono nelle scuole di danza, ti sentiresti di dare qualche consiglio su come diventare danzatori professio