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Visualizzazione dei post da settembre, 2014
Troppe cose mi stanno accadendo alla velocità della luce. Occasioni, sorprese, incontri. La danza è mia.

Alto Fest a Napoli. Ne ho scritto su Campadidanza...e qua

Bisogna ricordare le tante cose che accadono a Napoli, l'arte che prende piede tra le vie, gli artisti di tutto il mondo che vengono qui perché la fonte d'ispirazione che traggono da noi è inesauribile. Nun ve lamentat' semp'...GODETE e CONDIVIDETE il bello che abbiamo. AGITE nel CONCRETO. Gli straniere se la godono più di noi che l'abitiamo. Ecco il mio articolo uscito su Campadidanza magazine e che sta facendo bei numeri.  Il concetto del ReWriting Spaces è l’anima di questa edizione, l’intenzione, la finalità. Riscrivere gli spazi urbani di una città troppo spesso immobile nei suoi clichés, ripensare la destinazione d’uso di vicoli e soffitte, scale e pendii, case e sagrati. Attraverso l’opera dell’artista Napoli cambia faccia reinventando se stessa e suggerendo, con timidezza e insieme sfacciataggine, un nuovo uso dei suoi luoghi, tanto noti e tanto sconosciuti. TeatrInGestazione presenta la IV edizione dell‘Alto Festival definito come il festival internaz

Giselle, sarà pure pazza, ma non fa le scarpe a nessuno

A me è sembrata una buona idea fin da subito, già nel primo istante in cui Sergio Ariota me ne parlò mi parve di trovarmi di fronte un uomo che aveva visto lontano. Puntava sui ragazzi, sulla loro sete di esperienza, sulla loro voglia di danzare il balletto di repertorio fuori dei contesti puramente scolastici. E allora via alle audizioni: sbarra centro, diagonali e variazioni. Prima selezione, seconda selezione e poi ancora scremature in corso d'opera perché qualche elemento scelto non era del tutto convincente. Tanta paura, tante ansie, tanti dubbi e non da parte dei ragazzi, loro hanno dentro la forza di 1000 tori messi insieme, ma da parte degli organizzatori. Saremo all'altezza? Andrà tutto bene? Ci capiranno? Questo pensavano e io in cuor mio rispondevo "no" ad ognuna di quelle domande. No, non sarete all'altezza perché il compito prefisso è duro da portare a termine e non vi sentirete mai soddisfatti e vorrete sempre di più e vi mancherà il fiato.

Non portate la danza mediocre sul palcoscenico

Non svilite la danza eguagliandola a qualunque forma di movimento. Sì, la danza è movimento spontaneo, improvvisazione, libertà di un corpo nello spazio. Ma la danza che vuole far mostra di sé, la danza che si nutre di palcoscenico e di pubblico ha il dovere di lanciarsi verso il più alto punto che le è concesso di raggiungere. Ognuno di noi può muoversi e ognuno di noi ha il diritto di amare quest'arte meravigliosa, ma la danza non per tutti. Esiste la grande danza ed esiste la piccola danza, allo stesso modo che esistono la grande musica e la musica mediocre, la grande pittura e la pittura amatoriale. Non tutto il movimento, fatto per diletto o per passione che sia, entra di diritto nell'epistemologia dell'arte coreutica. In definitiva, come per le altre forme d'arte si riconosce una immensa gamma di sfumature tra il vero Talento e l'intima passione, allo stesso modo nella danza vanno distinte la rarità della perfezione e della bellezza, dal gioco e dalla voglia
Ho una bella intervista fatta a Carlo Di Lanno, ballerino napoletano premiato al Positano premia la Danza e attualmente ingaggiato a San Francisco ..... che faccio? La piazzo qui? O me la gioco meglio?

Forsythe Workshop con Tamas Moricz

Nella sede di Artgarage Emma Cianchi organizza un imperdibile workshop articolato sul repertorio di William Forsythe e tenuto da uno dei suoi più fedeli e storici collaboratori Tamas Moricz. Dal 21 al 26 settembre h 10:30 Costo di 6 lezioni SOLO €150 MA DITEMI UN PO' SE NON SI FA DI TUTTO PER RENDERE L'ALTA FORMAZIONE ACCESSIBILE A TUTTI! ( dal sito di ATERBALLETTO) Tamas Moricz è stato membro del Ballett Frakfurt e collaboratore di William Forsythe per dieci anni. La sua esperienza in Compagnia rappresenta il momento più creativo e significativo per la sua formazione artistica oltre che un’occasione di ‘fare arte’ nella sua forma più alta. Ha interpretato diversi lavori di Forsythe come The Loss of small detail, Artifact, Limbs Theorem, Eidos-Telos, Alien/action, Impressing the Czar, Enemy in the Figure, The Questioning of Robert Scott, One flat thing reproduced, Human Writes, creazioni che hanno notoriamente influenzato non solo la danza contemporanea ma anch

Giselle a Napoli con i 60 ragazzi di Danza & Professione

Ekaterina Berezina Sergio Ariota, ideatore e direttore artistico dell'evento, ha riscosso nella sua I edizione un grande successo di pubblico e di stampa portando in scena il secondo atto de Lo Schiaccianoci. Quest'anno propone l'intero balletto Giselle con le coreografie di Jules Perrolt e Jean Coralli e su musiche di Adolphe-Charles Adam. Una vita dedita alla danza quella del maestro Ariota che, nelle sale della sua storica scuola di Casoria, ha formato centinaia di ballerini sempre con un solo obiettivo: dar loro gli strumenti necessari ad affrontare il domani, ad affacciarsi al mondo del professionismo, ad aspirare ad una carriera tersicorea. Laddove molti altri insegnanti salutano per sempre i propri allievi una volta giunti al conclusivo passo d'addio, il maestro Ariota decide invece di creare un evento ad hoc che accompagni per mano i giovani danzatori sul palcoscenico del professonismo. Danza & Professione è la prima occasione per conoscere
la danza non è tutta grande danza, anzi per la maggior parte vedo danza mediocre e soporifera. Non pretendete più, vi prego, di avere pubblico in sala o di essere sostenuti economicamente da Comuni e Ministeri se non siete in grado di creare. La danza è creazione stupefacente e meravigliosa, è esecuzione tendente al perfetto, è coinvolgimento emotivo inspiegabile. La danza può essere ciò che più ci avvicina al divino, oppure può diventare ciò che di più odioso e rivoltante esista sulla terra. La danza mediocre c'è e mi rigira sottosopra lo stomaco ogni volta che la incontro. La danza è di tutti, ma non è per tutti! Mettetevelo nella testa!

Juilliard School of New York

Va in onda su Sky arteogni martedì la serie documentario, ambientata al Lincol Center di New York, che segue un intero anno accademico dei giovani aspiranti artisti della Juilliard School. Senza dubbio è la scuola di arti performative più famosa al mondo in cui si coltivano sogni, aspirazioni, grandi progetti e dove le piccole delusioni e le grandi battaglie sono all’ordine del giorno. Fondata nel 1905 la Juilliard nasce per contrastare l’incessante flusso migratorio di apprendisti musicisti verso la vecchia Europa e già alla sua apertura contava più di 500 iscritti. William Schuman fu tra i primi presidenti della scuola, ma si può stilare un lungo elenco di nomi prestigiosi che hanno frequentato i corsi prima di diventare stelle di fama mondiale tra cui: il jazzista Miles Davis, gli attori Robin Williams, Val Kilmer e Kevin Spacey, il compositore francese Olivier Greif  e in veste di “special students ” Pina Bausch e Josè Limòn. Ad oggi la scuola conta 850 studenti provenienti

La scuola dei sogni

Stasera secondo appuntamento con la Juilliard, la scuola dei sogni più famosa al mondo. Danza, musica, canto, recitazione....su Sky arte va in onda la serie documentario che racconta la vita e la devozione dei ragazzi che vivono per realizzare un sogno da palcoscenico. Divano, bibita e snack....inchiodiamoci alla tv, stasera si può!

Manomissioni alla Galleria Toledo

Simona Perrella in "Manomissioni" Riparte Stazioni d'emergenza nella sua VI edizione, rassegna teatrale nazionale che ha come obiettivo e missione l'individuazione di realtà creative nuove e volte alla sperimentazione. Tra i progetti selezionati per andare in scena c'è Manomissioni,  coreografia di Simona Perrella vincitrice del concorso Coreografi in Movimento 2014 (prodotto da Movimento Danza). Il lavoro focalizza da subito l'attenzione dell'osservatore in un'unica dimensione quella della manualità che non è mai però soltanto immediatamente tangibile e riconoscibile, ma che agisce in due direzioni opposte e complementari: il fuori e il dentro. Nell'indagare l'insondabile profondità dello spirito le mani, quasi amorfe e abbozzate, scavano tra vecchie reminiscenze ancestrali alla ricerca di un inconscio collettivo, di un archetipo incancellabile. Allo stesso tempo, però, le medesime mani riaffiorano non senza sforzi in una realtà conte

Il mio articolo su Campadidanza-magazine per il Premio Positano

Léonide Massine In un posto magico arroccato come un piccolo presepe sulla Costiera Amalfitana si svolge ormai da più di quarant’anni il più prestigioso dei premi dedicati alla danza: Positano Premia la Danza- Léonide Massine. Come in un incantesimo che non può essere spezzato, il mondo tersicoreo aspetta con ansia e palpitazione la magia delle magie in una sintonia perfetta e rara tra mare, stelle e viottoli scoscesi. Nasce nel 1969 per volontà di Alberto Testa, direttore artistico per un trentennio, e da allora conferisce l’ambito premio alle stelle più brillanti della scena mondiale. Dal 2011 l’evento gode della direzione artistica di Daniele Cipriani curatore di numerosi eventi legati all’arte tra cui Taormina Arte, Mittelfest, Como Città della Musica, Festival Puccini di Torre del Lago, Ravello Festival, Auditorium Parco della Musica di Roma a cui va senz’altro riconosciuto il merito di aver dato alla kermesse un carattere cosmopolita scegliendo come membri della giuria per

Los Vivancos portano in scena "Aeternum"

Il  New York Daily  lo ha definito uno spettacolo pericoloso e talmente “hot” da rischiare di vedere andare in fiamme il palcoscenico.  Aeternum  è l’ultimo lavoro de  Los Vivancos  compagnia composta da 7 uomini la cui formazione eterogenea – danza, musica e arti marziali- caratterizza tutti gli spettacoli in maniera unica e inimitabile. Nello spettacolo che propongono all’interno della rassegna “Settembre al Borgo di Casertavecchia”  Los Vivancos si esibiscono, non solo come ballerini di flamenco, ma anche performer di contemporaneo, acrobati, circensi, combattenti, illusionisti e testimoni di un folklore tutto latino. Le coreografie hanno visto la collaborazione tra Daniele Finzi Pasca e Julie Hamelin, rispettivamente direttore artistico di alcuni lavori de  Le Cirque du Soleil  e fondatrice del  Cirque Eloize.  Un connubio magico fatto di creazioni geniali e inaspettate che per la prima volta riempiono la scena tra le potenti musiche di Fernando Velasquez, la magistrale esecuz