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Mentalità mafiosa nella gestione della cultura. La danza collassa.

La crisi che attanaglia l'arte italiana in ogni sua forma procede senza sosta e la danza pare essere sempre più la vittima sacrificale da immolare sull'altare dell'indecenza. Corpi di ballo che chiudono e corpi di ballo in crisi, fondi succulenti spesi male ed enormi buchi finanziari causati dalla cattiva gestione di chi, detto francamente, si trova a ricoprire ruoli manageriali non essendone all'altezza. Una politica frutto di clientelismi e scambi di favori fa sì che a dirigere e gestire le problematiche connesse alle fondazioni liriche siano per lo più persone che l'arte la subiscono e non l'agiscono. Subire l'arte vuol dire non avere la minima idea del guadagno in termini economici che può verificarsi per le casse dello Stato e per quelle dei singoli teatri: uno spettacolo messo in piedi con un corpo di ballo composto da professionisti di alto profilo, e in Italia ce ne sono davvero tanti, étoiles di fama internazionali, registi e coreografi contemporan