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Non portate la danza mediocre sul palcoscenico

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Non svilite la danza eguagliandola a qualunque forma di movimento. Sì, la danza è movimento spontaneo, improvvisazione, libertà di un corpo nello spazio. Ma la danza che vuole far mostra di sé, la danza che si nutre di palcoscenico e di pubblico ha il dovere di lanciarsi verso il più alto punto che le è concesso di raggiungere. Ognuno di noi può muoversi e ognuno di noi ha il diritto di amare quest'arte meravigliosa, ma la danza non per tutti. Esiste la grande danza ed esiste la piccola danza, allo stesso modo che esistono la grande musica e la musica mediocre, la grande pittura e la pittura amatoriale. Non tutto il movimento, fatto per diletto o per passione che sia, entra di diritto nell'epistemologia dell'arte coreutica. In definitiva, come per le altre forme d'arte si riconosce una immensa gamma di sfumature tra il vero Talento e l'intima passione, allo stesso modo nella danza vanno distinte la rarità della perfezione e della bellezza, dal gioco e dalla voglia
Ho una bella intervista fatta a Carlo Di Lanno, ballerino napoletano premiato al Positano premia la Danza e attualmente ingaggiato a San Francisco ..... che faccio? La piazzo qui? O me la gioco meglio?

Forsythe Workshop con Tamas Moricz

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Nella sede di Artgarage Emma Cianchi organizza un imperdibile workshop articolato sul repertorio di William Forsythe e tenuto da uno dei suoi più fedeli e storici collaboratori Tamas Moricz. Dal 21 al 26 settembre h 10:30 Costo di 6 lezioni SOLO €150 MA DITEMI UN PO' SE NON SI FA DI TUTTO PER RENDERE L'ALTA FORMAZIONE ACCESSIBILE A TUTTI! ( dal sito di ATERBALLETTO) Tamas Moricz è stato membro del Ballett Frakfurt e collaboratore di William Forsythe per dieci anni. La sua esperienza in Compagnia rappresenta il momento più creativo e significativo per la sua formazione artistica oltre che un’occasione di ‘fare arte’ nella sua forma più alta. Ha interpretato diversi lavori di Forsythe come The Loss of small detail, Artifact, Limbs Theorem, Eidos-Telos, Alien/action, Impressing the Czar, Enemy in the Figure, The Questioning of Robert Scott, One flat thing reproduced, Human Writes, creazioni che hanno notoriamente influenzato non solo la danza contemporanea ma anch

Giselle a Napoli con i 60 ragazzi di Danza & Professione

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Ekaterina Berezina Sergio Ariota, ideatore e direttore artistico dell'evento, ha riscosso nella sua I edizione un grande successo di pubblico e di stampa portando in scena il secondo atto de Lo Schiaccianoci. Quest'anno propone l'intero balletto Giselle con le coreografie di Jules Perrolt e Jean Coralli e su musiche di Adolphe-Charles Adam. Una vita dedita alla danza quella del maestro Ariota che, nelle sale della sua storica scuola di Casoria, ha formato centinaia di ballerini sempre con un solo obiettivo: dar loro gli strumenti necessari ad affrontare il domani, ad affacciarsi al mondo del professionismo, ad aspirare ad una carriera tersicorea. Laddove molti altri insegnanti salutano per sempre i propri allievi una volta giunti al conclusivo passo d'addio, il maestro Ariota decide invece di creare un evento ad hoc che accompagni per mano i giovani danzatori sul palcoscenico del professonismo. Danza & Professione è la prima occasione per conoscere
la danza non è tutta grande danza, anzi per la maggior parte vedo danza mediocre e soporifera. Non pretendete più, vi prego, di avere pubblico in sala o di essere sostenuti economicamente da Comuni e Ministeri se non siete in grado di creare. La danza è creazione stupefacente e meravigliosa, è esecuzione tendente al perfetto, è coinvolgimento emotivo inspiegabile. La danza può essere ciò che più ci avvicina al divino, oppure può diventare ciò che di più odioso e rivoltante esista sulla terra. La danza mediocre c'è e mi rigira sottosopra lo stomaco ogni volta che la incontro. La danza è di tutti, ma non è per tutti! Mettetevelo nella testa!

Juilliard School of New York

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Va in onda su Sky arteogni martedì la serie documentario, ambientata al Lincol Center di New York, che segue un intero anno accademico dei giovani aspiranti artisti della Juilliard School. Senza dubbio è la scuola di arti performative più famosa al mondo in cui si coltivano sogni, aspirazioni, grandi progetti e dove le piccole delusioni e le grandi battaglie sono all’ordine del giorno. Fondata nel 1905 la Juilliard nasce per contrastare l’incessante flusso migratorio di apprendisti musicisti verso la vecchia Europa e già alla sua apertura contava più di 500 iscritti. William Schuman fu tra i primi presidenti della scuola, ma si può stilare un lungo elenco di nomi prestigiosi che hanno frequentato i corsi prima di diventare stelle di fama mondiale tra cui: il jazzista Miles Davis, gli attori Robin Williams, Val Kilmer e Kevin Spacey, il compositore francese Olivier Greif  e in veste di “special students ” Pina Bausch e Josè Limòn. Ad oggi la scuola conta 850 studenti provenienti

La scuola dei sogni

Stasera secondo appuntamento con la Juilliard, la scuola dei sogni più famosa al mondo. Danza, musica, canto, recitazione....su Sky arte va in onda la serie documentario che racconta la vita e la devozione dei ragazzi che vivono per realizzare un sogno da palcoscenico. Divano, bibita e snack....inchiodiamoci alla tv, stasera si può!