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Teatro San Carlo - Voci di MeMus VII episodio: Luciano Romano, fotografo e autore

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Luciano Romano Protagonista del settimo episodio è Luciano Romano , fotografo e autore. “ Cosa hanno in comune la Fotografia e il Teatro? A pensarci bene, tutto parte da una singolare sfida: fotografare la musica è come provare a ritrarre un profumo, qualcosa che non è percepibile con lo sguardo, fotografare la danza è cogliere la dinamica di un corpo attraverso l’apparente negazione del movimento stesso, fermandolo, e fotografare il teatro è come provare a raccontare una storia rinunciando del tutto alle parole”. Così Luciano Romano, cresciuto professionalmente tra gli ori e i velluti del Teatro di San Carlo, racconta come il teatro e la fotografia abbiano molto in comune, se non altro perché nello spazio circoscritto del fotogramma e del palcoscenico si raccontano e si ascoltano storie che rimangono impresse nella memoria e negli occhi. Voci di MeMUS  ( https://www.spreaker.com/show/voci-di-memus-conversazioni-in-rete ) è un ciclo di podcast  che racconta il dietro le qu

Studio Trisorio - Francesco Arena racconta "Otto Angoli"

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  Francesco Arena otto angoli   fino al 10 aprile 2021 STUDIO TRISORIO Riviera di Chiaia, 215 - 80121, Napoli +39 081414306  info@studiotrisorio.com www.studiotrisorio.com

Doris Humphrey, the Art of making Dances la prima Bibbia di chi crea col movimento

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Doris Humphrey (17 ottobre 1895/ 29 dicembre 1958) riconobbe in sé l’esigenza di danzare fin da piccolissima, stimolata dalla musica che la madre ascoltava in casa e sulla quale creò le sue prime coreografie. Il fascino per le melodie la portò a tentare la strada della composizione musicale, ma capì presto di non avere talento eppure dentro di lei un’altra forma d’arte era allo stadio embrionale e si accingeva ad uno sviluppo eccezionale. Iniziare a studiare danza nella piccola cittadina in cui viveva fu l’inizio di una strada che l’avrebbe portata al grande successo, perché la sua insegnante riconobbe in lei talento e genio, novità e passione. Il giorno in cui, ormai terminata la scuola superiore, la convinse a studiare danza a Los Angels fu l’inizio della svolta che ancora oggi si ripercuote su tutti noi. È pur vero che la scuola in cui Doris entrò era quella di Ruth St. Denis e Ted Shawn, pionieri della rottura definitiva col balletto convenzionale e con la danza codificata, che, un

"Memoriae" - la fondazione Valenzi e la lotta alle discriminazioni

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  Venerdì 5 marzo 2021 alle 11 e 30 e alle 15 appuntamenti in streaming per  l'undicesima edizione di “Memori æ ” Sulla pagina Facebook della Fondazione Valenzi due appuntamenti per offrire riconoscimenti a personalità e studenti che si sono distinti sui temi della Shoah e non solo La Fondazione Valenzi si impegna annualmente nel progetto  “ Memoriæ ” per mantenere vivo il ricordo della Shoah e tenere alta l’attenzione contro ogni forma di razzismo e discriminazione. In particolare, la cerimonia prevede la consegna di un riconoscimento a testimoni e vittime della barbarie antisemita ma anche, ad esempio, della criminalità organizzata. Sono premiate, inoltre, le scuole vincitrici del concorso “Io non dimentico”, un concorso aperto alle scuole di ogni ordine e grado per la produzione di testi o video sul tema della Shoah. La data prescelta lo scorso anno è stata il 6 marzo, la “Giornata dei Giusti”, abbiamo anticipato la data al 5 marzo nel rispetto della sacralità del sabato per la

#CALL per artisti: ON.LIFE progetto di residenza per linguaggi multimediali

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  ArtGarage è centro coreografico e di arti performative contemporanee che da sempre ospita e assiste creativi di ogni provenienza che sperimentano nuovi linguaggi attraverso la multimedialità. ArtGarage è anche sede della compagnia di danza ArtgarageDanceCo  tra le prime in Italia - già dal 2009 - ad usare interazioni digitali per performance live , installazioni sonore e ambiente visivo. Il gruppo stabile di lavoro è costituito dalla coreografa  Emma   Cianchi,    Gilles Dubroca  visual artist  francese e   Dario Casillo   sound designer    ed è aperto ad artisti che ne condividano la stessa filosofia creativa . ArtGarage è inoltre organizzatore e produttore di mostre e festival incentrati sul multimediale tra cui: ARTinGARAGE , Elettronica Fest , Mare Luce e Immagina film festival  che saranno di sostegno al progetto residenziale. ON.LIFE CALL ArtGarage offre   un periodo di residenza ad artisti che, attraverso il linguaggio della danza e con il supporto delle nuove tecno

Architettura del controllo: il Panopticon e la microfisica del potere

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Progetto del Panopticon del 1791 La bio-politica inserisce la vita di ognuno in meccanismi di calcolo precisi e infallibili trasformandola secondo i valori di utilità dettati dall'economia. Il potere disciplinare del XVII e del XVIII secolo è ormai lontanissimo dal potere nella sua concezione medievale, esso non preleva gl'individui per rinchiuderli e annientarli, per ucciderli e punirli in nome di una vecchia patria potestas esercitata dal sovrano su tutti i suoi sudditi. Il nuovo potere non mortifica, non incatena, non tortura, al contrario esso addestra, moltiplica, potenzia l'individuo che diventa sia oggetto che strumento del suo esercizio. A partire dal XVII secolo, cambia sia il suo modo di agire che il suo obiettivo, non si parlerà più di divieto e di terrore , ma di sapere-potere , ovvero due fattori direttamente proporzionali: maggiore è il sapere intorno all’individuo maggiori saranno le capacità di gestirlo e dunque  si nota come l'organizzazione a

L’adolescenza danzata. Intervista a Wim Vandekeybus

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Ultima Vez, In Spite of Wishing and Wanting. Teatro Bellini, Napoli 2018 LA DANZA AIUTA A ESPLORARE IL RICORDO DEL PERIODO PIÙ FRAGILE DI TUTTI: L’ADOLESCENZA. QUANDO TI SENTI ONNIPOTENTE E PENSI DI ESSERE IMMORTALE. UNA LUNGA INTERVISTA AL FONDATORE DELLA COMPAGNIA ULTIMA VEZ, DOVE IN POCHE PAGINE SI RACCONTA LA STORIA DELLA DANZA. Wim Vandekeybus  chiude il tour mondiale per i vent’anni di  In Spite of Wishing and Wanting  al Teatro Bellini di Napoli. La compagnia  Ultima Vez  è in cartellone per la prima volta, perché purtroppo in Italia viene chiamata solo per festival e rassegne, e mai prima d’ora era andata in scena più a sud di Roma. Una carovana di 40 persone: amici e artisti sono a Napoli per la chiusura del tour durato due anni. La città affascina Vandekeybus fino al punto di camminare senza meta guidato da un’ispirazione inaspettata. L’unica intervista l’ha rilasciata ad  Artribune  – un’intervista anomala tra aperitivi e chiacchierate bisbigliate durante le prove. L’INTERVI