Voci di donne al Teatro Comunale di Benevento - 8 marzo




Questo 2024 è partito a razzo con i temi della socialità in quel di Benevento, con la direttrice della compagnia di danza Balletto di Benevento Carmen Castiello impegnata su più fronti. Come nelle sue corde, la via della danza ha incontrato a più riprese quelle della letteratura, della musica e dei ricordi. Cominciando con le testimonianze della guerra vissute in Stazione Centrale a Benevento con “Memoria. Ponti di pace” passando per “”Soundspace”, tratto dai testi di Osvaldo Soriano, Francis Scott Fitzgerald, Milan Kundera ed Italo Calvino. “Voci di donne. Il prezzo amaro di essere libere e geniali” è invece un progetto artistico che, giunto alla sua nona edizione, continua a perseguire l’obiettivo di veicolare modelli positivi e propositivi di donne che, nel tempo, si sono distinte in ogni ambito per le loro scelte, le loro azioni ed il loro pensiero. In scena al Teatro Comunale di Benevento venerdì 8 marzo alle 10.30, con la regia e i testi di Linda Ocone, con “Voci di donne” la danza diviene, in questi termini, il mezzo privilegiato con cui ricordi, volti, racconti e immagini di cinque donne vengono impressi e sublimati in scene evocative che ne perpetuano la memoria per farne testimonianza viva e concreta. Con queste occasioni di condivisione si è sempre più consolidata la proficua collaborazione fra Carmen Castiello e l’orchestra del Liceo musicale “Guacci” diretta da Debora Capitanio. “Questa nona edizione sarà dedicata a cinque donne della letteratura accomunate da un unico dolore – spiega l’appassionata Carmen Castiello – ovvero l'essere considerate folli a causa della loro ingombrante e scomoda genialità. 

Questa è una dinamica ancora oggi troppo presente, l’attribuire incapacità di pensiero e assenza di raziocinio a donne invece dallo sguardo avanguardistico e dalle prospettive ampie é stata nel tempo una stortura culturale, un’pprossimazione sociale che ha portato a oscurare la loro genialità e a renderle individui da curare. Così, per molte donne, il sottile e precario confine che definisce il concetto di normalità è divenuta un'asfissiante gabbia aldilà della quale sarebbero state solo delle folli.” Donne considerate fuori dagli schemi, ma in realtà semplicemente creative, geniali, forti e sensibili: donne che hanno fatto scelte forti e ritenute inaccettabili, come quella di indossare con coerenza e fierezza la propria diversità. “Con questa nona edizione di Voci di Donne si intende portare alla luce l'anima lacerata e sofferente di queste donne – aggiunge la Castiello – e al contempo si assisterà al centro dello spettacolo alla loro genialità, al loro talento, al sollievo nel ritrovare se stesse cercato nella propria arte. La scrittura e la poesia assumono così un rinnovato valore di specchio interiore e riflesso della propria anima, il rifugio dove ogni grido e ogni pensiero trova la sua perfetta forma espressiva.” Si tratta delle penne e delle voci sofferenti di Letizia Battaglia, Antonia Pozzi, Sibilla Aleramo, Alda Merini e di Esther Johnson. Cinque donne mai dimenticate, soprattutto da Carmen Castiello che in questi ultimi tempi non ha lesinato energie appannaggio della pace. Non ultimo il sostegno artistico ai “Ponti di pace” dello scorso 27 gennaio in scena nella Stazione Centrale di Benevento. Con le musiche dell’ensemble cameristico del Liceo musicale “Guacci” diretto da Sergio Casale, e con la regia ed i testi di Linda Ocone e la voce di Maurizio Tomaciello, nella stazione sannita

si è creato un clima naturale con i suoni, gli arrivi, le partenze, gli altoparlanti e soprattutto i passeggeri che diventano protagonisti insieme a danzatori, musicisti, attori e cantanti in un momento che ha unito tutti nella tristezza dei ricordi e nel desiderio di pace. Come la narrazione coreografica dell’ultimo viaggio di chi muore in guerra. In questo progetto hanno collaborato con Carmen Castiello l’Associazione Libera, la sezione sannita della Federazione Donne Arti Professioni Affari, l’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Benevento e tutti gli artisti afferenti al suo Centro Studi ed ai già citati Balletto di Benevento e Liceo musicale Guacci. “Con le voci di queste cinque donne abbiamo voluto raccontare testimonianze inequivocabili di quel che è già successo e che potrebbe ricapitare a chiunque – afferma con convinzione Carmen Castiello – e per questo ci mettiamo sempre tutti in gioco. La cittadinanza ci sostiene e ci segue a danza ed al liceo, proprio per accompagnare il nostro credo artistico e culturale. Le famiglie si fidano dei nostri ideali e questa è la ricompensa più importante per noi. Poiché autofinanziamo i nostri progetti in sala e fuori, abbiamo sempre più a cuore le potenzialità edil futuro delle generazioni future del nostro territorio, espressione intima del nostro essere.”

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