Non portate la danza mediocre sul palcoscenico

Non svilite la danza eguagliandola a qualunque forma di movimento. Sì, la danza è movimento spontaneo, improvvisazione, libertà di un corpo nello spazio. Ma la danza che vuole far mostra di sé, la danza che si nutre di palcoscenico e di pubblico ha il dovere di lanciarsi verso il più alto punto che le è concesso di raggiungere. Ognuno di noi può muoversi e ognuno di noi ha il diritto di amare quest'arte meravigliosa, ma la danza non per tutti. Esiste la grande danza ed esiste la piccola danza, allo stesso modo che esistono la grande musica e la musica mediocre, la grande pittura e la pittura amatoriale. Non tutto il movimento, fatto per diletto o per passione che sia, entra di diritto nell'epistemologia dell'arte coreutica. In definitiva, come per le altre forme d'arte si riconosce una immensa gamma di sfumature tra il vero Talento e l'intima passione, allo stesso modo nella danza vanno distinte la rarità della perfezione e della bellezza, dal gioco e dalla voglia di ballare.

Post popolari in questo blog

FEEL MY DANCE - al Teatro Viganò di Roma il 24 marzo

“Assolo”: performance di Luca Sivelli all’Accademia di Belle Arti di Catanzaro

Harry di Prisco nominato Vice Chargé de Presse