Essere grassi non è brutto, FA MALE al corpo e alla mente. Intervenite maestri


Che oscenità le reti private e i saggi di danza che trasmettono. Dico, ci rendiamo un attimo conto del potere della televisione e del danno che può fare anche alla danza? Così, uno è sul divano a fare zapping e tra uno sbadiglio e una patatina inciampa nella rete privata canale... che manda in onda il polpettone di fine anno anno di una scuola di danza che ha pure pagato una bella cifretta per fare una pubblica, voluta, profondamente desiderata figura di merda.
Oh dio! Ieri sera, stanca morta giro e rigiro i soliti canali via cavo, avendo sky fuori uso, e chi becco? La sagra della salsiccia in chiave lago dei cigni. La parte buona di me diceva "lascia stare, cambia canale, sarà meglio non continuare a guardare per evitare di farti poi un'idea negativa di queste povere ragazzine innocenti" e la parte malvagia diceva "ti prego non puoi girare, è troppo uno spasso facciamoci due risate". Dopo un'indecisione, durata più o meno due secondi e mezzo, ho lasciato cadere il telecomando e ho cominciato a godermi lo show. Porca vacca, ma questi, mi dico, sulla danza ci sputano e come! Ma l'obbiettivo qual è? Umiliare alcune ragazzine che sfiorano i 100kg facendo indossare loro bodini striminziti e calzette rosa forse? Farle prendere in giro a vita dal compagno di classe che per caso come me ha trovato quel canale? Ma sì, per forza di cose è un effetto voluto. Non si può non far caso alla ridicolaggine in cui si fa calare una bimbetta di circa 12 anni, non si può non pensare neanche per un attimo "ora la salvo".

La scuola privata fa sì che chiunque possa accedere allo studio della danza, e ci mancherebbe, direte voi. Certo, c'è da dire a favore di ciò che è grazie alle strutture private che la danza può vantare il suo essere assolutamente democratica, il suo essere di tutti. Chiunque desideri studiare l'arte coreutica perché proprio sente ardere il fuoco del "5-6-7-8" dentro di sé può iscriversi ad un corso di danza e con una bella retta, un po' di quote qua e un po' di quote là, può portare a lezione anche un bel corpicino da sumo.

No, non sono cattiva io, sono cattivi coloro i quali non dicono la verità, ma non una verità in nome dell'estetica e dei canoni dello sport  forse più esigente al mondo(poi un giorno spiegherò perché per me la danza sia uno sport), ma in nome della salute di una ragazzina che porta nella sua testa tutt'altra idea di sé rispetto a quella che vede nello specchio e che non accetterà mai. Se quella ragazzina ha una fisicità che va oltre gli standard consigliati dal pediatra, se è presa in giro dai compagni per il suo peso, se è "l'amica grassa" nel gruppetto che frequenta è perché nessuno l'aiuta davvero nel suo rapporto col cibo. Allora, laddove, forse per il troppo amore, un genitore crea danni ad una figlia portandola ad avere problemi di obesità seri, forse è il caso che un maestro di danza intervenga consigliando visite da un nutrizionista e pretendendo, per la salute della bambina e in nome anche di alcuni canoni da rispettare per lo studio della danza, che si segua una dieta alimentare corretta e che si raggiungano dei risultati. In tanti altri sport o si rispetta una dieta ferrea e si raggiungono i risultati voluti dal maestro o si è fuori!
Ma è giusto che sia così.
Anche perché una ragazzina che scelga di fare danza, a mio parere, ha comunque una visione armoniosa del corpo e del movimento, ha magari come idolo una ballerina famosa, e sa bene di essere lontana anni luce dall'avere un corpo per la danza. La ragazzina non è fusa, non vuole deliberatamente fare figure di merda, non ha un problema di vista, e vi prego non ditemi che si piace così PERCHE' NON E' VERO semplicemente va motivata, spronata, aiutata (lei e la famiglia) a capire che il volersi bene passa anche per il corpo.
Comunque detto ciò se penso a quella ragazzina e a tante altre altre che ho visto tra lo spogliatoio e la platea con frittatine di maccheroni e patatine a sbafo mi sento male: da una parte rido e da un'altra mi vien da piangere.

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