La Compagnia di danza aerea FUNA apre la XVIII edizione del Campania Teatro Festival
Il Campania Teatro Festival ha inaugurato lo scorso venerdì 13 giugno la sua diciottesima edizione diretta per il nono anno di seguito da Ruggero Cappuccio e realizzata con il sostegno della Regione Campania e del Ministero della Cultura.
La
prima perfomance in assoluto di questa imponente edizione è stata a
cura della compagnia di danza aerea FUNA con il suggestivo Suite
n.0 un vero dono poetico offerto in Piazza del Plebiscito a decine di metri di altezza dal suolo.
L'universo artistico di FUNA è una perfetta fusione tra danza, circo contemporaneo, acrobatica aerea, danza verticale e physical theatre in cui si esplorano i vari registri espressivi che nascono dalla fusione di corpi, suoni e spazi sterminati. Fondato a Napoli nel 2018, il collettivo artistico FUNA E.T.S. nasce dall'intreccio di visioni tra la danzatrice, performer e coreografa Marianna Moccia e l'acrobata Viola Russo. Tra le creazioni di FUNA (https://www.funaperformingarts.com/) Suite n. 0 - presentata in questa versione in occasione dell'apertura del Festival - è quella forse più fortemente poetica ed evocativa, la cui finalità sta nell'incantare e nel suscitare emozioni legate alla sfera sensoriale più autentica. La pièce va in scena in site specific e ogni volta la location conferisce una nuova anima al racconto etereo di cui si compone. La bellezza mozzafiato di Piazza del Plebiscito fa da cornice a un cielo terso e, racchiusa tra la cupola della Basilica di San Franccesco di Paola, i tetti del Pallonetto di Santa Lucia e la grande facciata del Palazzo Reale, la danza aerea del collettivo partenopeo mette in atto un vero e proprio distaccamento dalla frenetica realtà che tutto intorno procede a folle velocità.
Marianna Moccia, Viola Russo, Maria Anzivino e la violinista Caterina Bianco creano una sospensione temporale in cui i sensi lasciano tutto quanto ci sia intorno per essere catturati in una sinestesia lunga 15 minuti. Suite n.0 è uno studio sapiente che attraverso il principale organo di senso - la vista - è poi in grado di far vivere esperienze estatiche con altri sensi: vedere la musica prendere forma e colore, percepire la danza leggera e vibrante, ascoltare una sinfonia di bianco e azzurro... il tutto nella città più vibrante al mondo.
Manuela Barbato