La mia intervista a Emma Cianchi coreografa napoletana pubblicata su Campadidanza mag
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Il 24 e il 25 gennaio al Piccolo Bellini andrà in scena "Il Cerchio Primo" firmato da Emma Cianchi e dal Collettivo iF0021 lavoro coreografico in cui l'interazione tra il performer, la scenografia e lo spazio crea sinergie magiche e inaspettate. Molto apprezzato dalla critica e dal pubblico nelle sue date precedenti il lavoro conferma una creatività filoamericana della coreografa che, infatti, dà il medesimo rilievo tanto alle scenografie e ai costumi quanto al ruolo del performer, di contro ad una cultura del contemporaneo più tipicamente di discendenza nord-europea a cui siamo soliti assistere.Degna discepola ideale di Alvin Nikolais Emma Cianchi non tralascia nulla e, lungi dal proporre un contemporaneo scarno e psicologico, predilige quello ipnotico e surrealista. Da dove nasce l'idea di questo lavoro? L'idea nasce dalla voglia di ricercare nelle nuove tecnologie applicate alla scena, e quindi posso dire che il percorso creativo sia praticamente iniz