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Fragilità e innovazione: la sfida della danza contemporanea italiana nello scenario europeo

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artgarage dance company Tra poetiche del corpo, estetiche del movimento e modelli istituzionali: un confronto con le esperienze nord-europee e le nuove dinamiche di internazionalizzazione Negli ultimi decenni, e con particolare intensità negli ultimi anni, la danza contemporanea europea ha conosciuto un processo di trasformazione che ne ha ridefinito i presupposti estetici, metodologici e istituzionali configurandosi come un campo artistico complesso, capace di integrare prospettive interdisciplinari e di porsi in dialogo critico con le trasformazioni politiche, sociali e culturali del continente. Uno degli aspetti centrali di questo sviluppo risiede nella differenziazione geografica e culturale delle pratiche coreutiche . Mentre la scena nord-europea (con particolare riferimento a paesi come Germania , Belgio , Paesi Bassi e Scandinavia ) si è caratterizzata per una forte spinta sperimentale, l’Italia ha seguito un percorso più frammentato, segnato da dinamiche istituzionali, econo...

Sostenere la cultura non vuol dire mettere soldi, ma creare servizi e opportunità

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Qui per la cultura e per l'arte non si fa mai nulla! Sento questa litania nelle orecchie da sempre. Diciamoci la verità per molti "fare qualcosa" vuol dire mettere soldi e allora mi dispiace ma sento di dire che è meglio che non sia così. Dico che è meglio, perché poi quando si creano connubi ambigui tra cultura e politica siamo capaci di strapparci le corde vocali per urlare ai quattro venti "ingiustizia!" o "imbroglioni!" o accusare il politico di turno di clientelismi e favoritismi, ed è giusto che sia così: bisogna sempre puntare il dito e denunciare senza paura gli intrighi poco chiari che alimentano il circuito chiuso della cultura politicizzata. Questo accade soprattutto quando la politica finanzia progetti artistici e di conseguenza entrano a far parte del team organizzativo gli stessi politici di turno che hanno finanziato....non se ne esce più. Ricordate le delusioni legate al Napoli Teatro Festival , e il Mercadante ? Poi però se la po...

Quanto mi dai? Quanto valgo?

Ciao mi chiamo Arte, so fare tante cose alcune piacciono di più altre di meno. Tutti parlate di me, ma nessuno di voi pare amarmi davvero. Tutti mi volete ma quando sono in difficoltà nessuno mi difende. Non so essere fedele, lo so è più forte di me, quanto più vi innamorate tanto più vi faccio soffrire, ma non è colpa mia è la mia natura. Sono fonte d'ispirazione e di dolore, di gioia e di passione, per me e tramite me si vive e si muore. Mi cercate, mi volete, mi giudicate e mi condannate, mi lodate e mi venerate, vi nutrite di me fino a consumarmi, ma in realtà per voi quanto valgo? Mi metto all'asta, valore di partenza €1. A voi il rialzo! Quanto valgo? Coreografi in Movimento Gabriella Stazio e la sua ultima rassegna per decretare il valore della cultura. Al Ridotto del Mercadante Il programma della rassegna Martedì 6 maggio ore 21 CORTI CORTISSIMI Performance a ciclo continuo di giovani e giovanissimi autori e inter...