Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta giovani

La Polisportiva Partenope è la casa dei giovani e va salvata

Immagine
le tecniche federali daniela della bruna e roberta parisi con alcune atlete gold della sezione ritmica La Polisportiva Partenope fondata a Napoli nel 1951 riceve nel 1952, per decreto del Presidente della Repubblica Luigi Einaudi , l’alto riconoscimento di Ente morale , che ne fa uno dei pochi esempi in Italia di associazione sportiva dotata di personalità giuridica. Insignita della Stella di bronzo al merito sportivo nel 1979, della Stella d'argento nel 1982 e della Stella d'oro nel 2003 rischia oggi, dopo una storia lunga più di 70 anni, di lasciare i locali della cavallerizza reale in cui almeno un migliaio di giovani atleti si allena quotidianamente.  Una diatriba che a quanto pare va avanti già da tempo e che sembra non volersi risolvere facilemente nonostante la presa di coscienza di una effettiva responsabilità da parte dei dirigenti della società sportiva. Pare che ci siano state proposte di risoluzione, di estinzione del debito accumulato, ma che dall'altra pa...

La morsa di 30enni e 40enni: tra i vecchi che non mollano e i giovanissimi (sfruttati) che avanzano

Immagine
Rifletto molto sulla situazione dei giovani della mia generazione, parlo di quelli nati negli anni '80 e che oggi sono quarantenni o quasi, anche se il più delle volte no so se il discorso che mi faccio valga poi per tutti. Sono certa però che in molti capiranno di cosa parlo.  Siamo sempre tra la riverenza e la consapevolezza. Noi non cresciamo, siamo eterni ragazzini e ragazzine bloccati nello specchio di una gioventù che non diventa adulta, ma si ritroverà tutt'a un tratto vecchia. Sempre in bilico tra l'insicurezza e la consapevolezza del proprio valore non troviamo un posto che sia davvero nostro, che sia conquistato e sudato, ma dobbiamo sempre dire grazie a qualcuno per averci concesso un'occasione di crescita (di crescita!). Noi siamo quelle carine, simpatiche, spigliate e in gamba. Siamo quelli preparati, quelli che hanno studiato, quelli appassionati, versatili, disponibili, flessibili. Siamo i giovani in gamba di cui non si può fare a meno, siamo quelli educa...

Giovani danzatori fate della danza la vostra professione e mortificate chi vi mortifica

Immagine
Quando mi è stato proposto di intervenire a Cunae , incontro sul tema del cambiamento generazionale condotto da Giulio Baffi presidente dell'Associazione Italiana Critici di Teatro, ho immediatamente visualizzato un diagramma cartesiano che illustrasse due grandezze inversamente proporzionali   A e B rispettivamente identificabili come l' EGO del maestro e il FUTURO dell'allievo. Si può senza dubbio dire che, considerando la DANZA come il fattore costante per le due grandezze indicate, al decrescere del primo elemento risulti la crescita del secondo. Quindi, quanto più il maestro - che poi si può identificare col coreografo,il produttore, il regista, il direttore o comunque il datore di lavoro – si fa da parte ed è in grado col passare del tempo di ridimensionare il proprio EGO tanto più al giovane allievo – identificabile anche con il danzatore alle prime armi, il membro di una compagnia – è data la possibilità di crescere. Al contrario quanto più l'EGO d...