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"Serata di Balletto" promette di tornare

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Una serata in suffragio della danza, un richiamo al balletto che troppo raramente va in scena, un'occasione di assistere alle magnifiche coreografie del grande Marius Petipa sulle note di Petr Il'ic Cajkovskij: questo, e molto altro, è stato lo spettacolo pesentato dal C.A.D. di Sergio Ariota e dallo staff dello Young Russian Ballet. Incantevoli le ambientazioni create dalle scenografie e dai costumi, in parte arrivati direttamente dalle grandi sartorie moscovite del Bolshoi e professionale l'atteggiamento tanto del giovanissimo corpo di ballo quanto degli emozionati organizzatori. Il pubblico ha risposto in maniera entusiastica chiudendo la serata con un lungo applauso accompagnato da una spontanea standing ovation. In prima fila tra gli ospiti figuravano, oltre alla stampa, la ballerina del San Carlo Patrizia Manieri e Susanna Sastro solista del Bejart Ballet di Lausanne, assenti invece, pur avendo patrocinato il progetto, il sindaco di Casoria Vincenzo Carf

Grandi soddisfazioni ieri al Palapartenope

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Manuela Barbato e Tatiana Bolotova Senza pretese né presunzione, senza certezze né approdi sicuri, lo spettacolo andato in scena ieri sera è stato insieme sorpresa e speranza, possibilità e occasione. Fin dall'inizio il direttore artistico ha voluto chiarire di non avere intenzione di copiare nessuno, nel senso di emulare una grande compagnia di professionisti o un prestigioso e affermato corpo di ballo. La "Serata di balletto" appena trascorsa, all'interno del progetto "danza e professione", ha avuto il valore di un ponte per un'altra vita, di un passaggio in un'altra dimensione. Una dimensione finalmente reale e non più illusoria in cui il ballerino allievo è chiamato ad affacciarsi in un mondo in cui la danza è una professione, in cui ciò per cui oggi studia e a cui si dedica con devozione diventerà il lavoro di domani. La danza non è e non può essere limitata ad un eterno studio, ad un percorso infinito che non porta mai ad una meta, la

Una chance per il balletto

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Laddove in tanti non ci pensano su due volte prima di etichettare una città come "morta" dal punto di vista coreutico, ecco che si accendono le luci della ribalta su una serata speciale dedicata al balletto. Non si tratta soltanto di assistere a "Il Lago dei Cigni" e a "Lo Schiaccianoci", ma di essere testimoni di un progetto innovativo sotto svariati punti di vista. L'idea di Sergio Ariota, maestro di danza e coreografo napoletano, è quella di far incontrare sul palco i giovani allievi delle scuole di danza campane e le grandi stelle di Mosca: Tatiana Bolotova e Vladislav Melnik. Oggi come ieri le scuole di danza sono affollate di allievi, migliaia di giovani danzatori sognano un futuro da professionisti, le occasioni però sono davvero poche e allora si arriva al punto, dopo almeno un decennio di studi senza sosta, di mollare tutto e cambiare strada delusi e amareggiati. La bellezza del progetto Danza e Professione, di cui l'evento del 24 n