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Voci di donne al Teatro Comunale di Benevento - 8 marzo

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Questo 2024 è partito a razzo con i temi della socialità in quel di Benevento, con la direttrice della compagnia di danza Balletto di Benevento Carmen Castiello impegnata su più fronti. Come nelle sue corde, la via della danza ha incontrato a più riprese quelle della letteratura, della musica e dei ricordi. Cominciando con le testimonianze della guerra vissute in Stazione Centrale a Benevento con “Memoria. Ponti di pace” passando per “”Soundspace”, tratto dai testi di Osvaldo Soriano, Francis Scott Fitzgerald, Milan Kundera ed Italo Calvino. “Voci di donne. Il prezzo amaro di essere libere e geniali” è invece un progetto artistico che, giunto alla sua nona edizione, continua a perseguire l’obiettivo di veicolare modelli positivi e propositivi di donne che, nel tempo, si sono distinte in ogni ambito per le loro scelte, le loro azioni ed il loro pensiero. In scena al Teatro Comunale di Benevento venerdì 8 marzo alle 10.30, con la regia e i testi di Linda Ocone, con “Voci di donne” la da

La Carmen di Bizet all'Anfiteatro Romano di Benevento

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  Carmen Castiello , Josè Perez e Letizia Vennarini protagonisti della Carmen andata in scena all’ Anfiteatro Romano di Benevento . Uno spettacolo attesissimo in città che ha risposto con un sold out per il titolo ed i protagonisti in scena e dietro le quinte. Ma procediamo con ordine. È andata in scena la Carmen di George Bizet e le coreografie di Josè Perez riprese da Giselle Marucci, Ilaria Mandato e Romina Bordi. Questa è la Carmen che voleva fortemente la direttrice artistica del Balletto di Benevento e della donna Carmen Castiello che, ancora una volta, si è avvalsa della collaborazione dell’Orchestra Filarmonica di Benevento diretta da Letizia Vennarini con la regia di Linda Ocone e la voce di Maurizio Tomaciello. “Nella sua natura più ardente e forse effimera – ci spiega la direttrice artistica – l’arte sa diventare strumento di un’incredibile passione, capace di scardinare rigori formali ed emozionali restituendo allo spettatore una voce limpida di libertà.”  I sessanta mus

Struscio di streghe a Benevento - la recension

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Benevento capitale della danza per un fine settimana ma, stavolta più che mai, covo di janare provenienti da tutta la regione. E’ appena terminata la primissima edizione di Struscio di Streghe e già si è proiettati alla prossima edizione con numeri e giorni assai più imponenti. Al Teatro Romano si è conclusa infatti la prima edizione del concorso coreografico, organizzato dalla Fondazione Terre Magiche Sannite e dalla Compagnia Balletto di Benevento, ma si è presentato come molto più di un semplice concorso.  È stato in realtà un evento unico nel suo genere che ha attirato l’attenzione di tanti curiosi e appassionati, ed ha permesso loro di scoprire nuove chiavi di lettura circa la figura della janara grazie alle varie interpretazioni coreutiche portate in scena. Ad aggiudicarsi i premi finali nella serata di gala all’anfiteatro romano sono stati “La chiave di Artemisia” di Livia Berte’, miglior progetto coreografico; “Janara” dell'Academy Dance "Tersicore" di Simona Vis