La Youth Ballet Company in scena al Teatro Kismet Opera di Bari


 Ma che bella compagnia di danza si sta facendo avanti tra le tante storiche e più o meno accreditate. Scriviamo della Youth Puglia Ballet Company, dichiaratamente made in Puglia, nata appena due annetti fa e già rodata in un 2023 in giro per il Mezzogiorno d’Italia. Quest’anno si ripartirà proprio dal tacco d’Italia, così prolifico in termini di compagnie, titoli, teatri e festival pensati e realizzati nel nome di Tersicore. E la Youth Puglia Ballet Company ripercorre il solco tracciato due anni fa con un nuovo trittico, Osmosis, già lanciato nella prima di Brindisi, in scena al Teatro Impero lo scorso 23 febbraio e stavolta in scena a Bari sulle tavole del Teatro Kismet Opera il 28 marzo. Ma entriamo nel merito della Youth Puglia Ballet Company e dei suoi tre direttori artistici e coreografi Valerio Torelli, Claudia Giubilo e Serena Angelini. Tutto è nato da un progetto sperimentale emergente, frutto della profonda collaborazione tra i tre direttori, il cui obiettivo è quello di dare una nuova prospettiva coreutica, fatta di versatilità e poesia. Nel 2023 si è partiti con Intrecci, un trittico che ha riscosso un enorme successo rivelandosi una vera e propria novità. Un lavoro che ha assemblato tre produzioni: una suite tratta da La naiade e il pescatore di Marius Petipa e musiche di Cesare Pugni riprese da Valerio Torelli seguita dagli inediti Recomposed di Claudia Giubilo e Secret garden_Why do we fall? di Serena Angelini. Quest’anno si riparte con il nuovo trittico Osmosis! Si tratta di The dream, con le coreografie di Marius Petipa e riprese da Valerio Torelli sulle orme del Don Chisciotte, rappresentato per la prima volta nel 1869 al Teatro Bolshoi di Mosca. Nel quadro a cui fa riferimento Torelli si riproduce la scena del sogno di Don Chisciotte, che in stato di incoscienza sogna la donna della quale è platonicamente innamorato. Qui la Regina delle Driadi e Cupido lo conducono da Dulcinea, alla quale egli dichiara il suo amore. Ma la visione svanisce all’ improvviso. Le fondamenta di Petipa appaiono innegabili alla compagine per via del passato recente in giro per il mondo del balletto di Valerio Torelli, già protagonista nel corpo di ballo o solista per il Royal Czech Ballet, il St. Petersburg Classical Ballet of A.Batalov, il Balletto di Mosca La Classique, il Jas Art Ballet, il National Theatre of Belgrade, il Balletto del Sud, il Balletto Co-Exist fino all’esperienza da Guest Principal Dancer presso AUB compagnia Italiana di Balletto. Il secondo titolo del trittico è Voices di Claudia Giubilo, in cui la stessa coreografa ci spiega che “varcato quel raggio di luce si sente vibrare il suono della tua voce. La tua storia segreta e l’intimità che indossa sono una fonte viscerale le cui emozioni e magia mi riportano ancora lì, in un sodalizio che sa sempre di te.”Coreografa trasversale a tutto il mondo della danza, Claudia Giubilo è partita dall’Academique Princesse Grace di Marika Besobrasova, passando per Ricardo Nùnetz, Alioscha Ponzie Wich, Mihai Ciortea, Radu Ciuca, Diana Ferrara, Silvia Umailà per citarne alcuni. Anni teorici e pratici propedeutici all’universo contemporaneo e moderno approcciando alla tecnica Graham con Reginald PoitierDon Marasigan, Mat Mattox, Gianin Loringet, ma anche nella danza di carattere con Sasha Priscov e finanche nel Tip Tap e nel Flamenco, tutto a beneficio della Youth Puglia Ballet Company. Infine Another moon di Serena Angelini, con un titolo inequivocabilmente dedicato alla luna. Anche qui ci viene in soccorso la coreografa che torna fino al 1969, anno dello sbarco sulla Luna. “È una data che segna un’era. Ma se nessuno avesse mai varcato la soglia dello spazio? E se lo stesso Neil Armstrong non avesse mai messo piede sulla Luna? Se fosse stato stregato della bellezza cosmica, tanto da dover alterare la materia stessa della sua esistenza, cosa sarebbe successo? Una singolare rivelazione comprometterà l’esistenza di una creatura pensante, che concedendosi alla bellezza degli astri, troverà finalmente se stessa. Le quattro principali fasi lunari, saranno muse in un viaggio a misura di uomo che impassibili giungeranno ad un’unica verità: questa vicenda è solo frutto dell’immaginazione, la Storia quella vera è stata già scritta…” Una storia concepita da Serena Angelini, affermata e giramondo freelance, con esperienze per Equilibrio Dinamico, l’Odyssey Dance Company di Singapore, la svizzera Company IDEM e la Resextensa Dance Company. Dalla vittoria al Bionicfestival di Madrid nel 2018 ha danzato in diversi festival internazionali in Messico, Grecia, Belgio, Croazia, Germania e America oltre a partecipare a svariate produzioni firmate da nomi dal calibro internazionale, la cui direzione artistica varia da Jiri Pokorny del NDT a Riccardo Buscarini, da Marco Blázquez al duo Matthias Kass e Clément Bugnon, da Roberta Ferrara a Pablo Girolami, da Imre van Opstal ad Aida Vainieri del Tanztheater Wuppertal Pina Bausch. Un viaggio tra nomi altisonanti della danza e del balletto da ricondurre nell’esperienza quotidiana della Youth Puglia Ballet Company, una storia bellissima tutta italiana dal sapore mediterraneo, proprio come piace a noi! E così non ci resta che andare a spulciare questa data del 28 marzo al Teatro Kismet Opera di Bari, così come le prossime comunicate sul canale ufficiale https://www.instagram.com/youth_puglia_ballet_company/ mentre i biglietti dello spettacolo sono disponibili sulla piattaforma Vivaticket https://www.vivaticket.com/it/ticket/osmosis/231188

Annibale Abazia 

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