Agnes Questionmark – Chimera mostruosa alla Whitespace Projects di Napoli
WHITESPACE Projects/ Napoli
Via Broggia 18
Napoli
Agnes Questionmark – Chimera mostruosa
A cura di Alessandra Troncone
Inaugurazione sabato 18 Ottobre dalle 10.00 alle 19.00
dal giovedì al sabato fino al 30 novembre 2025
ingresso libero su prenotazione
Agnes Questionmark occupa una posizione di rilievo sulla scena artistica internazionale grazie all’importanza dei temi affrontati e all’originalità espressiva che caratterizza il suo lavoro. La sua pratica interdisciplinare spazia tra performance, scultura, video e installazione, indagando i limiti dell’identità attraverso opere che mettono in discussione le nozioni convenzionali di genere, umanità e specie. Performance come CHM13hTERT (2023) e TRANSGENESIS (2021) creano spazi immersivi in cui il corpo diventa luogo di trasformazione e resistenza politica.
Il suo lavoro esplora i confini dell’umano attraverso esperimenti genetici, interventi chirurgici e processi riproduttivi artificiali, destabilizzando le definizioni del sé. Queerizzando le strutture di potere tra medico e paziente, umano e macchina, l’artista critica i sistemi che patologizzano e disciplinano i corpi non conformi, trasformando così il proprio in un esperimento vivente che sfida ogni classificazione.
La mostra presso WHITESPACE Projects/Napoli è il frutto della sua Inaugural Summer Residency, un progetto di ricerca ambizioso e visionario che attraverso una serie di tappe nella città di Napoli, accompagnate da taccuini documentati, costituirà parte del corpus espositivo della 18a Quadriennale d’Arte di Roma: Fantastica.
La mostra e la Summer Residency, volute dal fondatore il visual artist Pietro Costa e curate dalla Guest Curator Alessandra Troncone con Associate Curator Concetta Luise, collegano le due città, Napoli e Roma, le due mostre e una ricerca artistica unica.
Ci racconta Alessandra Troncone, Guest Curator di WHITESPACE Projects/Napoli: A Napoli, Agnes Questionmark si è dedicata a scrivere il capitolo di una sci-fiction story che intreccia scienza, mito e autobiografia personale. Ripercorrendo alcuni luoghi straordinari di questa città, tra cui il Museo Darwin-Dohrn, il Museo Anatomico e il Museo Filangieri, la ricerca si è naturalmente intrecciata alla specificità di Napoli e al suo rapporto con il mare. Nel suo lavoro, Agnes ha più volte messo al centro l’acqua come luogo di genesi e trasformazione; Napoli appare quindi il contesto ideale per lo sviluppo di un nuovo progetto in forte dialogo con questa città.
La mostra include opere inedite e site-specific create durante la Summer Residence a WHITESPACE Projects/Napoli, ovvero disegni, bassorilievi in cera e resina, video, sculture, costumi e oggetti attinenti alle fasi di ricerca dell’artista a Napoli, finalizzata alla realizzazione dell’installazione Exiled in Domestic Life, presentata alla 18a Quadriennale d’Arte di Roma nella sezione Il corpo incompiuto, curata da Troncone.
Questa prima residenza a WHITESPACE Projects/Napoli rappresenta esattamente il dialogo e la costruzione di relazioni e visioni dal respiro internazionale, non solo tra Napoli e New York che desidero continuare a promuovere e sostenere – afferma Costa nell'occasione dell'apertura dello spazio di residenza e della sua nuova casa/studio nel centro della città.
Agnes Questionmark vive tra l'Italia e New York. Ha esposto a livello internazionale alla 60ª Biennale di Venezia, al Centre d’Art Contemporain di Ginevra, al Museo MAXXI di Roma, alla 14ª Biennale di Gwangju, alla Malta Biennale di La Valletta, a Mimosa House a Londra, a Casa Flash Art a Milano e alla König Galerie di Berlino. I suoi scritti sono apparsi su NERO Magazine e sono stati presentati presso ICA Milano. Nel 2024 è stata selezionata come finalista per il 5° Premio Mario Merz, il Darmo Art Prize e il Premio Stromboli.
Testo critico della curatrice, Alessandra Troncone
Cara Agnes,
ho saputo da Clara delle tue ricerche su una creatura misteriosa che si aggira nel Mediterraneo. Ho pensato quindi di scriverti, perché a Napoli potrebbe esserci qualcosa di interessante per te.
Alcune ricerche sulla "chimera mostruosa" mi hanno portato al Museo Darwin-Dohrn dove sono conservati circa 10000 esemplari di animali marini, a secco e in liquido, sin dalla fine dell'800. Tra questi, alcuni mostrano delle fattezze non ben definite e sono ancora oggetto di discussione nella comunità scientifica.
Non è ben chiaro quale sia la specie di riferimento. Le loro forme richiamano quelle di alcuni ritrovamenti fossili nella stessa area, sui quali mi sto documentando.
Credo che dovresti venire a Napoli. Forse questi avvistamenti e ritrovamenti hanno a che fare con ciò che stai cercando.
Alessandra
Napoli, 17 maggio 2025
Inizia così, con una lettera recapitata presso il suo studio di New York, il viaggio di Agnes Questionmark verso Napoli. Da ormai qualche anno all’inseguimento di una creatura non ben identificata, frutto di un esperimento scientifico che l’ha costretta in un corpo ibrido, Agnes approda nella città nata sulle spoglie della sirena Partenope per mettere insieme i pezzi di una storia nella quale è soggetto ricercatore e, contemporaneamente, oggetto di studio.
Man mano i tasselli di questo racconto si svelano attraverso le lettere indirizzate ad Alessandra, altro personaggio reale e fictional insieme, e agli incontri in città: il museo Darwin-Dohrn, l’acquario, il Museo Anatomico sono alcune delle tappe che aggiungono informazioni al quadro generale. La creatura dalle fattezze metà umane e metà pesce è sempre più vicina, eppure la sua presenza resta sfuggente, documentata solo da ambigue apparizioni e sporadici indizi disseminati nella città. É un corpo che vive esiliato da sé stesso, in una forma che non sente mai veramente propria e che non risponde ad alcuna tassonomia scientifica.
Una chimera mostruosa - dal nome di una specie marina esistente che vive negli abissi - divisa tra dolore e desiderio.
La mostra presso Whitespace Projects/Napoli raccoglie materiali di ricerca e di produzione che anticipano la cattura della creatura misteriosa, protagonista dell’installazione inedita Exiled in domestic life (dal titolo di una poesia di John Giorno) presentata alla 18esima Quadriennale d’arte di Roma nella sezione Il corpo incompiuto.
Le opere a parete nella sala principale del nuovo spazio napoletano “cristallizzano” sotto resina il materiale iconografico raccolto, presentandosi come mappe concettuali assemblate con tracce di diversa provenienza, tableaux che richiamano insieme tavole scientifiche e raccolte indiziarie.
Video e oggetti di scena raccontano avvistamenti e incontri inaspettati, accompagnati da disegni e lettere che ne ripercorrono i momenti salienti. Una serie di bassorilievi realizzati a cera allude alla carne e interiora di un essere vivente indefinito, reticente a ogni classificazione di specie, scandagliato nelle sue parti più intime.
Chimera mostruosa è quindi un racconto sfaccettato, nel quale mito, scienza e autobiografia personale si intrecciano indissolubilmente. Il linguaggio sci-fictional non è che un espediente per chiamare in causa temi da sempre cari all’artista, quali l’attraversamento di genere e specie, il controllo esercitato dalla scienza su corpi non conformi, l’immaginario postumano, che ritornano in una storia in più tappe, dagli sviluppi ancora aperti.
