All the Other Things Are Not This Thing di John Wood e Paul Harrison

                      
         Still dal video Demo Tape, 2020 © John Wood & Paul Harrison


Giovedì 22 febbraio alle ore 18.30, presso lo Studio Trisorio alla Riviera di Chiaia 215 e in via Carlo Poerio 116, sarà inaugurata la mostra All the Other Things Are Not This Thing degli artisti inglesi John Wood e Paul Harrison.


Attraverso 10 nuove tele, video e scritte al neon i due artisti analizzano il linguaggio con pungente ironia e giocano a destrutturarlo, allo stesso modo esplorano la dimensione del quotidiano mescolando nelle loro opere realtà e finzione.

I lavori di John Wood e Paul Harrison rompono gli schemi logici ordinari, capovolgono il punto di vista comune sulle cose, mostrandoci come l’ironia possa diventare uno strumento efficace per guardare al di là di ciò che ci sembra ovvio.

Nei neon e sulle tele colorate della serie Text Paintings sono riproposte frasi che hanno a che fare con l'arte, le affermazioni banali, i pensieri abituali. Ogni opera è a se stante, ma si collega giocosamente alle altre sollecitando associazioni di pensiero ironiche o contraddittorie.

Nei video sono invece rappresentate azioni di breve durata, talvolta paradossali e spesso ripetitive che si svolgono nello spazio del white cube o in ambientazioni più caratterizzate come in Tall Buildings. Lo spazio minimale dell’azione diventa un teatro in miniatura che si collega all'idea shakespeariana del "mondo come palcoscenico" dove i corpi stessi di Wood & Harrison sono protagonisti dei video e si muovono nel contesto creato ad hoc, sperimentando diverse possibilità di azione, dai prevedibilissimi numeri di magia in The Magicians, alla inaspettata trasformazione delle cose attraverso i colori in Semi-Automatic Painting Machine, fino alla messa in scena di un omicidio esteticamente gradevole usando aria compressa e sangue finto in 13 Assassinations.

La mostra si potrà visitare fino al 13 aprile 2024.


Biografia
Paul Harrison (Wolverhampton, 1966), John Wood (Hong Kong, 1969), lavorano insieme nell’ambito della videoarte dal 1993.
Il loro linguaggio è caratterizzato da un approccio concettuale e allo stesso tempo ironico. Hanno esposto al MoMA di New York; al Contemporary Art Museum di Houston; al Frist Centre di Nashville; alla Contemporary Art Gallery di Vancouver; al Mori Art Museum e all’ICC di Tokyo; all’OCAT Museum di Shanghai; alla Tate Britain e alla Whitechapel Gallery di Londra; alla Ikon Gallery di Birmingham; al Centre Pompidou e al Palais de Tokyo di Parigi; al CCA Wattis di San Francisco; al Ludwig Museum di Budapest; alla Kunstverein di Arnsberg; al Kunstmuseum Thun in Svizzera. Le loro opere si trovano in collezioni pubbliche e private, come la Tate Gallery di Londra, il MoMA di New York, il Centre Pompidou e la Kadist Foundation di Parigi, la Ludwig Collection di Aquisgrana, la British Council Collection, l'Arts Council Collection, la Government Art Collection, la FNAC in Francia. Sono rappresentati dallo Studio Trisorio dal 2009.

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