ACROSS THE BORDER / storie di confine a Napoli



Sei performers in cerca del confine. Il confine oltre il quale spingersi. Il limite che, una volta riconosciuto, fa sì che ci si senta già oltre. La consapevolezza di una fine, che sia la nostra o quella dell'altro, porta la coscienza aldilà di tracciati conosciuti nella spinta naturale, ma non universalmente condivisa e compresa, che conduce fuori di sé. Una sorta di appercezione, ossia di auto-percezione di sé nello spazio invaso e pervaso di sensazioni prima sconosciute. Dove finisce il mio spazio comincia il tuo: fusione,contagio, sovrapposizione di entità che non si riconoscono più come isolate. Il confine, il bordo, il luogo.

A partire da Magnesium (lavoro coreografico del 1962) e dal suo creatore Steve Paxton, la danza ha un potere se possibile ancora più forte: il sentirsi. Avvertirsi reciprocamente tra rotolate corpo a corpo, spinte, punti di forza, leve. La contact improvisation, la tecnica utilizzata da Antonello Tudisco coreografo napoletano di cui ho più volte scritto, consente un feeling sconosciuto prima. I corpi diventano un tutt'uno nella sorpresa e nella scoperta di un confine come opportunità di affermazione.

Forse ho delirato un po', ma quando scrivo di danza è così che va. Io ho sentito tutto ciò pensando alla coreografia Across the border- storie di confine...poi magari non ci ho capito una cippa.

Ecco le parole del coreografo:
Il confine è luogo di incontro e di scambio, è quello “strano” spazio che si trova “tra” le cose che mettendole in contatto le separa o che forse separa per metterle in contatto.
Il confine puó essere un non luogo, una possibilità di nuove visioni e orizzonti in cui sperimentare nuovi equilibri tra corpo, spazio, voce.
Confine ha in sé l'idea di mettere insieme per unire ma, allo stesso tempo, di stabilire un termine, un'interruzione di continuità allo stesso modo in cui il corpo è confine di noi con il mondo, contatto del dentro col fuori, culla protetta dell'anima. Prigione oppure straordinario mezzo espressivo grazie al quale comunicare e creare ponti e sinergie, stabilire connessioni ed avere, insieme all'altro, non una fine, ma uno scopo condiviso.

6/7 Novembre 2015 ore 20.30
8 Novembre 2015 ore 18
TAN - Teatro Area Nord - Napoli


regia e coreografia Antonello Tudisco
ass. alla drammaturgia Domenico Ingenito
disegno luci Giuseppe De Lorenzo 
Musiche AA. VV.
Interpreti
Andrea De Marzo,Orlando Izzo, Jakub Munko, Angelo Petracca, Flavio Ferruzzi, Rino Rivetti 

Produzione Interno5 / Collettivo Nada - MIBACT 
residenza creativa Teatri Associati

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