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L'uomo che costruisce se stesso: dall'impetuosità primordiale alla manipolazione di un corpo docile

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    Il logos, ovvero il linguaggio, la logica, la conoscenza e le pratiche che ne derivano avviluppano il corpo, gli istinti, la natura dell’uomo. L’impetuosità primordiale e ancestrale è violentata da fiumi di discorsi e teorie che civiltà dopo civiltà hanno intessuto una rete di false convinzioni inibendo la naturale fierezza del tipo umano. Il pensiero che precede inevitabilmente l’azione, che la frena, la razionalizza, la inibisce, la chiude in rigidi schemi universalmente validi non fa che omologare, amalgamare e uniformare ciò che per natura è unico: l’uomo in quanto tale. L’uomo-natura, l’ uomo-istinto, è priorità assoluta recuperare la natura perduta. E' da considerare però quale sia il significato di "natura", esso non deve infatti in nessun modo ricondurre all'idea che ne avevano i giusnaturalisti, ovvero il ritorno ad un'età dell'innocenza permeata da uno spirito di fratellanza e uguaglianza prima del contratto sociale. La natura di cui qui si pa

Su verità e menzogna. L'arbitrarietà del linguaggio.

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I punti cardinali, le misure di lunghezza, di larghezza, di peso, di capacità, le note, l’alfabeto, le formule matematiche e quelle fisiche, i segnali stradali, le leggi umane e divine sono tutti esempi, e si potrebbe seguitare ad enumerarne tanti altri, di documentalità regolative che hanno nella propria natura e genesi la presunzione dell’oggettività. L' oggetto trova la propria ragione di essere nello stare difronte a ciò che invece è soggetto, mantenendo, grazie alla distanza, una propria autonomia e indipendenza da tutto ciò che da quest’ultimo potrebbe scaturire. Stando a questa definizione l’oggetto, in quanto tale dunque, non sarebbe né emanazione né tantomeno proiezione di un soggetto che lo genera e lo modifica, sarebbe piuttosto ciò che è fuori di esso e che ha una propria necessità e autonomia. Tutt’al più si potrebbe asserire che l’oggetto sia osservato, studiato e compreso dal soggetto agente (questo l'indirizzo della filosofia almeno fino a Kant). Adesso, con