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SPELLBOUND CONTEMPORARY BALLETT al teatro Bellini

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Mauro Astolfi torna dopo 10 anni a Napoli con il suo Carmina Burana interamente rivisitato nelle coreografie, ma fedele al concept e alle scenografie della prima ora. Ho visto questo lavoro al suo debutto napoletano nel 2007 e, oltre ad aver notato la bellezza del coreografo, ho notato la forza e l'impeto di una danza animalesca e cruda combinata alla precisione della tecnica di danzatori straordinari. Le recensioni attuali, che ho volutamente cercato, sono ottime tanto dalla stampa nazionale che da quella internazionale e si registra non solo il tutto esaurito, ma standing ovation e applausi a scena aperta. E' noto a tutti che Astolfi abbia intorno a sé una eccellente squadra di professionisti del marketing e della produzione, che sia in grado di circondarsi di giovanissimi ed entusiasti talenti dalla tecnica impeccabile, ma, diciamocela tutta, è l'insieme che fa la differenza e che assicura il successo: talento, versatilità, capacità imprenditoriale, collaborazion

PICCOLO BELLINI NAPOLI. 3 spettacoli di danza da stasera

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Al via la nuova stagione di danza al suggestivo e intimo teatro  Piccolo Bellini  di Napoli, una collaborazioni tra coreografi, produttori e registi italiani ed internazionali acclamati sulla scena europea. Il Piccolo Bellini fa parte di quella fitta rete di teatri napoletani che contano tra i 50 e 150 posti a sedere e che lavorano con forza, passione e dedizione per dare alla città una quotidianità d’arte. Le grandi produzioni e i mega spettacoli li lasciano ad altri, non arrancano inseguendo giganti e despoti del settore dell’immateriale, piuttosto fanno vita a sé cercando talenti, promuovendo l’arte, incentivando le giovani compagnie a credere ancora in un settore così difficile come quello teatrale. Sta al pubblico crederci, sta al pubblico trascorrere una serata che stimoli la fantasia e l’immaginazione, che sviluppi il senso critico, che fornisca la coscienza degli strumenti necessari a comprendere l’essere umano e la realtà. PROGRAMMA 15 novembre, ore 21:15 PASSANTI

Ancora danza al Piccolo Bellini di Napoli

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Maxime Freixas e Francesco Colaleo Re-garde con Francesco Colaleo, Maxime Freixas Due danzatori, due uomini che si battono per l’affermazione del sé s ono pronti a subire o ricevere, a dare o perdere, a essere manipolati, provocati, abbandonati. Il corpo è controllato e vigile come lo sguardo, ma non rinuncia a godere di momenti di distensione e respiro.  Re-Garde  come dimensione innocente e pulita di uno sguardo che si posa sulle cose e che ironicamente sa divertirsi con la vita. regia e coreografia Francesco Colaleo, Maxime Freixas produzione compagnia MF in coproduzione con Compagnia Artemis Danza Monica Casadei con il sostegno ACS Abruzzo La mia intervista di qualche anno fa a Francesco Colaleo https://www.youtube.com/watch?v=bM06NDPI1pU Confini disumani con Beatrice Netti, Nicola De Pascale, Antonella Albanese, Roberta Chirulli, Serena Angelini Confini disumani è una denuncia sociale liberamente ispirata al testo Solo andata di Erri De Lu

FARFALLE compagnia TPO al FILE FESTIVAL. Piaciuto!

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Sono stata al FILE Festival di Napoli organizzato da Antonello Tudisco di Interno5 e ho assistito alla performance della Compagnia TPO Farfalle. Una danza che si fa carico delle più concrete esigenze del mondo artistico: socializzare col digitale. Nulla di nuovo certo nel portare il digitale in scena, è infatti ormai da tempo che questa forma di arte visiva invade gallerie e musei e teatri, ma l'utilizzo che se ne può fare nella danza va sempre oltre quello che ci si aspetta di vedere. E poi, diciamoci una cosa, il digitale lo conosciamo sì tutti e almeno una volta ognuno di noi lo ha incontrato, ma un conto è sapere che esiste e un conto è problematizzarlo . Nel senso che: se pure oramai fa parte del panorama artistico internazionale da almeno un decennio di certo questo non lo rende banale né già visto se ci si pone sul serio il problema di farne un uso professionale e sempre sperimentale. In pochi sanno farlo davvero bene e, anche se in molti si danno delle arie sosten

FILE Napoli. Il Festival dell'arte digitale

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A Napoli c'è arte, a Napoli c'è cultura, a Napoli c'è gente che fa un casino di cose. A Napoli c'è un Festival davvero interessante il FILE, rassegna di 4 giorni in cui si concentrano performance, workshop, lezioni e istallazioni. Arti visive, performing art, digital art , qui tutto si condensa e dà sfogo alla creatività nell'accezione più attuale. Un impulso di luce, un'onda di colore, un rimbombo di suoni, un volto, un corpo. Immagino tutto quanto, provo a pensare ai possibili risvolti di questo evento e penso: oggi è 7 maggio, mancano 7 giorni all'inizio del FILE e non c'è traccia su riviste e web riguardo l'evento se non in maniera frammentaria e vaga....devo darmi da fare! Dovete darvi da fare!!! Di seguito incollo il programma che può essere visionato anche sul sito ( http://www.filenapoli.it/wp/ ) del FILE a colori e con una marea di bellissime foto. Comunque per i più pigri lo riporto qui sotto. IL PROGRAMMA 14-maggio ORE 10-12.30

O ti aggiorni o fai spazio, perché la danza obsoleta e pallosa non si può sopportare. Questo laboratorio con Pascal Merighi è il tuo primo obbligo morale

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Dire di voler fare il ballerino professionista o il coreografo o il produttore o il critico e poi non approfittare delle opportunità che il panorama culturale offre è come dire "voglio fare il magistrato" e non passare per la facoltà di legge. Magari un paio di scarpe in meno, tre pieghe dal parrucchiere saltate, una colata di orribile gel scansata - e grazie a dio- e tutti, ma proprio tutti si potrebbe affollare la sala del Bellini messa a disposizione per il laboratorio con Pascal Merighi. Non c'è bisogno di accollarsi tutto il seminario -anche se leggere un libro a metà non ha poi tanto senso e mi sembra un paragone azzeccato- ma si può anche partecipare ad una o più lezioni secondo le proprie esigenze e possibilità. Sentite maestri e allievi e professionisti, troppo spesso portate sul palco obbrobri insostenibili, troppo spesso la vostra vena artistica è inaridita come un osso di seppia essiccato al sole. Il MAESTRO, così come il DANZATORE, ha un o

Talenti eccezionali i Mnai's, ma "Around" non spacca

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Sono andata al  Teatro Bellini per assistere allo spettacolo dei Mnai's Around e, forse a causa del mio umore nero di quello sera, sono andata via un po' delusa. La disponibilità della direzione artistica del Bellini, forse il teatro più versatile e aperto a qualunque nuova espressione artistica , fa sì che giovani compagnie e giovani idee abbiano la possibilità di confrontarsi col pubblico. Tanto al Piccolo Bellini quanto negli spazi del teatro principale la danza trova accoglienza e si gioca almeno un'occasione. Around dunque, l'hip hop che racconta il fenomeno dell'integrazione e dell'emarginazione, dello sfruttamento e della superficialità, ha portato in scena il grande talento dei performer, ma a mio parere, lo scarso talento dei coreografi. Forse un discorso a parte proprio per i pezzi di hip hop si può fare , nel senso che solo in quelli si è saputo creare momenti di esaltazione nel pubblico e di forte impatto visivo sfruttando le doti di ball

Around- l'hip hop dei Mnai's parla di integrazione OGGI

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AROUND  racconta, parla, descrive. Non più solo sfide e sfoggio di talento, stavolta nell'hip hop c'è posto per il racconto narrato. Il primo spettacolo che va oltre gli stereotipi del mondo della street dance è affidato alla italianissima crew degli  Mnai’s e va in scena al teatro Bellini di Napoli sempre attento alle novità sulla scena. La crew degli Mnai's, vincitrice tra l’altro di tre edizioni di seguito dello Street Fighters World Tour , racconta attraverso la danza il tema dell’integrazione e questo è sicuramente il momento più azzeccato per farlo. Flussi di persone vagano per il mondo in cerca di casa e pace, ma non trovano altro che intolleranza ed emarginazione. Proprio oggi nel Mediterraneo si cercano i corpi senza vita di circa 700 migranti che vedevano nelle nostre vicine coste l'unica salvezza. Noi, dimentichi di tutto ciò che subiscono sul corpo e nell'anima a causa di guerre e torture, li identifichiamo col male e con il nemico. Noi siamo uomini

Elle est là

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La sensazione è che si tratti di un'anima sensibile all'inverosimile e il desiderio di comprenderne la missione è immenso. Lei è là, quindi se volessi catturarla e impossessartene e renderla tua per sempre, non ti resterebbe altro da fare che deciderti e agire. E invece la lasci fluttuare proprio davanti ai tuoi occhi: la spii, ci giri intorno e quasi l'annusi, ma poi forse ti manca il coraggio. L'ispirazione prima del gesto compiuto, il pensiero prima dell'atto, il dentro che precede il fuori. Sofferenza e dolore ed egoismo lottano per non partorire, per non dare al mondo quello che vuoi che resti tuo. Alla fine la coreografia ti costringe alla condivisione e condividere vuol dire rinunciare...ma l'istinto a creare non dorme mai e allora cedi nella speranza che chi ti ha compreso ti dia, per emanazione, il tuo nutrimento. Elle est là di Valeria Apicella - con Valeria Apicella, Arianna D'Angio Info Botteghino del Teatro: Aperto dal lun. al sab. h. 1

I migliori bboy d' Europa a Napoli

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Ci siamo quasi, ancora qualche giorno di attesa e poi le Red Bull BC One Western European Selection sconvolgeranno Napoli. Lo scorso anno si sono disputate a Rio de Janeiro e sono state seguite in streaming da milioni di persone e apre che anche quest'anno sarà così visto che lo spettacolo è andato immediatamente SOLDOUT. Si sfidano uno contro uno i più grandi breakers d'Europa: Focus per la Scandinavia, LB dal Regno Unito, Lagaet dal Portogallo, Valo per l'Austria, Franklyn, Tim e Chakal per la Francia, Chey per la Spagna , Titris per il Belgio, per la Svizzera Yu-Seng, dalla Grecia Dope Kid e dall'Olanda Menno, Niek e Skychief. Per l'Italia si sfidano Froz e Monkey D Alex. A giudicarli tre dei più grandi breakers in assoluto: Cico, El Niño e Venum. Uscire vincitore da questo evento significa partecipare il 30 novembre alla finale mondiale che, in occasione dei 10 anni della Red Bull BC One, sarà ancora più speciale. I dieci vincitori delle scorse edizioni