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Visualizzazione dei post con l'etichetta danza contemporanea

La danza di Marcella Martusciello alla Casa della Musica

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Casa della Musica in fiamme domani sera, letteralmente! Una serata speciale con ospiti di spessore del panorama napoletano della musica, della canzone e, per fortuna, della danza. Dico per fortuna perché la danza è sempre un po' una cenerentola dimenticata, lasciata nell'angolo polveroso in attesa del grande appassionato ed estimatore che vada a cercarla, ad applaudirla e a difenderla. Alla serata di autofinanziamento organizzata dall'associazione demA  (di cui faccio parte anche io), per sostenere la campagna elettorale del sindaco Luigi de Magistris,  parteciperà la compagnia di danza contemporanea Malaorcula diretta dalla danzatrice e coreografa Marcella Martusciello, ecco la fortuna dov'è: la danza portata in scena in una serata variegata il cui programma spazia tra diversi generi di espressione artistica e quindi non un evento mirato, non uno spettacolo per gli amanti dell'arte coreutica che finiscono per essere considerati fruitori di un genere di nicchia,

Audizione a Napoli x la Compagnia Zappalà

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Sabato 17 ottobre alle 15 e domenica 18 alle   10,30 il coreografo Roberto Zappalà sarà presso la sede di  Movimento Danza  a Napoli per scegliere nuovi ballerini da inserire nella sua compagnia e per un workshop dal titolo MoDem a domicilio . Gli interessati all'audizione devono presentare cv e foto, per il workshop basta invece prenotarsi a info@movimentodanza.org . L’iniziativa rientra nel progetto CUNAE Nuove generazioni di artisti – Pratiche e processi per il ricambio generazionale dei nuovi talenti.  MODEM è lo strumento di divulgazione del linguaggio della compagnia zappalà danza e del  suo coreografo. Il workshop proposto da Roberto Zappalà,  nell’ambito del progetto Modem a domicilio, ha come spunto di lavoro tre testi scritti dal coreografo Corpo devoto , Corpo etico  e  Corpo istintivo  una trilogia nella quale si condensano considerazioni e riflessioni riguardo il suo approccio alla coreografia. Personalmente le coreografie di Zappalà sono tra le poche con

Intervista a Gennaro Cimmino e Gennaro Maione pubblicata su Campadidanza Mag

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Intervista ai coreografi Gennaro Cimmino e Gennaro Maione in occasione della loro nuova produzione  Aesthetica- esercizio n. 1 che debutterà al teatro Piccolo Bellini di Napoli 13 febbraio. Tecnologia, comportamenti umani, società, musica. Tutto un insieme di stimoli e suggestioni che parlano di come l’uomo di oggi sia profondamente diverso dall’uomo di ieri. Nel tuo nuovo lavoro “Aesthetica” in scena il 13-14-15 febbraio al Piccolo Bellini collabori con Gennaro Maione, da dove nasce il vostro lavorare insieme? Tra i giovani coreografi con i quali ho lavorato Gennaro Maione è tra quelli che mi piace di più. E’ interessante per me la sua esigenza di esprimersi e di mettersi in gioco andando in scena con argomenti sempre diversi. Cosa ti ha portato a voler mettere in scena questo progetto? Questo progetto nasce da uno sguardo sul contemporaneo, come ci muoviamo e come abitiamo il nostro corpo alla luce dei nuovi mezzi tecnologici che ci circondano: i social network ad esempio e

La mia intervista ai coreografi Gennaro Cimmino e Gennaro Maione pubblicata su Campadidanza Mag

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Intervista ai coreografi  Gennaro Cimmino  e  Gennaro Maione  in occasione della loro nuova produzione   Aesthetica- esercizio n. 1  che debutterà al teatro Piccolo Bellini di Napoli 13 febbraio. Tecnologia, comportamenti umani, società, musica. Tutto un insieme di stimoli e suggestioni che parlano di come l’uomo di oggi sia profondamente diverso dall’uomo di ieri. Nel tuo nuovo lavoro  “Aesthetica”  in scena il 13-14-15 febbraio al Piccolo Bellini collabori con Gennaro Maione, da dove nasce il vostro lavorare insieme? Tra i giovani coreografi con i quali ho lavorato Gennaro Maione è tra quelli che mi piace di più. E’ interessante per me la sua esigenza di esprimersi e di mettersi in gioco andando in  scena  con argomenti sempre diversi. Cosa ti ha portato a voler mettere in scena questo progetto? Questo progetto nasce da uno sguardo sul contemporaneo, come ci muoviamo e come abitiamo il nostro corpo alla luce dei nuovi mezzi tecnologici che ci circondano: i social network

Manomissioni alla Galleria Toledo

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Simona Perrella in "Manomissioni" Riparte Stazioni d'emergenza nella sua VI edizione, rassegna teatrale nazionale che ha come obiettivo e missione l'individuazione di realtà creative nuove e volte alla sperimentazione. Tra i progetti selezionati per andare in scena c'è Manomissioni,  coreografia di Simona Perrella vincitrice del concorso Coreografi in Movimento 2014 (prodotto da Movimento Danza). Il lavoro focalizza da subito l'attenzione dell'osservatore in un'unica dimensione quella della manualità che non è mai però soltanto immediatamente tangibile e riconoscibile, ma che agisce in due direzioni opposte e complementari: il fuori e il dentro. Nell'indagare l'insondabile profondità dello spirito le mani, quasi amorfe e abbozzate, scavano tra vecchie reminiscenze ancestrali alla ricerca di un inconscio collettivo, di un archetipo incancellabile. Allo stesso tempo, però, le medesime mani riaffiorano non senza sforzi in una realtà conte

Internationale Tanzmesse di Düsseldorf dal 27 al 30 agosto

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Comincia oggi la decima edizione dell’  Internationale Tanzmesse 2014 di Düsseldorf  che andrà avanti fino al 30 agosto: 4 giorni di danza in uno degli scenari più all’avanguardia d’Europa e più attivo per la danza contemporanea e per il teatrodanza. Sul palco 60 compagnie rappresetative di 40 paesi portano in scena 160 esibizioni, per l’Italia saranno presenti da Pisa  Company   Movimentoinactor    Teatrodanza  di Flavia Bucciero, da Palermo   MMCompany  di Michele Merola e  Eko Dance Project  di Pompea Santoro e da Napoli  Neo  con il Collettivo NaDa di Antonello Tudisco, Artgarage di Emma Cianchi e l’Arb dance company. La Società di Danza Contemporanea NRW eV con sede nella regione di Westphalia a nord del Reno è un’organizzazione politica che si occupa dal 1992 di promuovere la danza contemporanea sostenendo e finanziando la formazione culturale dei professionisti del settore. Organizza incontri, seminari e corsi di formazione, porta avanti progetti innovativi e sperimentali dal

Workshop al centro Danza FLux con Teri Jeanette Weikel

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  27.28.29 ore 11.00/16.00 DENTRO LA SFERA TERI JEANETTE WEIKEL (USA/IT) La pratica si baserà sul Metodo Fedenkrais, Tecnica di Floorwork, Composizione ed Improvvisazione Modalità di Partecipazione: Il workshop è aperto danzatori, attori, persone con esperienza sul movimento. E’ indispensabile prender parte a tutti e 6 i giorni di workshop. costo: 200 euro. 170 euro per chi si iscrive entro e non oltre il 30 maggio 2014. Azione performativa: L’esito del workshop sarà aperto al pubblico informalmente presso uno spazio (in via di definizione) della città di Napoli. DANZA FLUX – Centro internazionale di ricerca sul movimento e nuova danza via Francesco Crispi 121, 80122, Napoli INFO E PRENOTAZIONI: compagniadanzaflux@libero. it (+39) 338.5888157 www.danzaflux.it

La Compagnia della London Contemporary Dance School arriva a Napoli: EDGE.

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Nasce da un gemellaggio tra Londra e Napoli e si pone l’obiettivo di attirare l’attenzione tanto dei giovani danzatori quanto delle istituzioni ancora cieche e sorde. Questo è EDge, una compagnia che porta in scena coreografie di Trisha Brown, Yael Flexer e altri grandi coreografi del panorama internazionale. Un progetto ambizioso che approda a Napoli il 29 e il 30 maggio al teatro Mediterraneo e alla cui realizzazione hanno contribuito in molti dall’ideatore Fortunato Angelini, oggi ricercatore e professore di danza contemporanea a Londra, ed Emma Cianchi, direttore di Art Garage, fino a tutte le scuole partner che hanno scelto di entrare nel progetto attivamente contribuendo al finanziamento tramite l’acquisto di pacchetti (biglietti per lo spettacolo + workshop). EDge è una compagnia composta da danzatori/studenti della London Contemporary Dance School che hanno conseguito la laurea triennale e si avviano verso il biennio per conseguire quella magistrale. Dodici elementi eccellen

"Amor Q", il nuovo lavoro di Roberto Matteo Giordano tra voce e danza

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Aggiungi didascalia Ritorna Roberto Matteo Giordano con una nuova fusione tra danza e recitazione in cui racconta quattro storie d'amore difficile e tormentate, ostacolate dal destino e dall'uomo:  Orfeo e Euridice, Abelardo e Eloisa, Verlaine e Rimbaud, Anna Frank e Peter Van Daan. Un esperimento che è già stato fatto da altri, certo, ma pare che la classe con cui questo giovane regista mette in scena i suoi lavori sia cosa abbastanza rara ultimamente. Ha incontrato la danza e ormai tornare indietro non si può, gli tocca quindi continuare in questo suo esperimento di voce e corpo, gesto e parola, insieme ad un bravo interprete e giovane coreografo Gennaro Maione. Laddove la recitazione non arriva entra in scena la danza tra pieni e vuoti e pause e impulsi.  La drammaturgia profonda e studiata accompagna in maniera chiarificatrice la danza che coinvolge e trascina senza spiegare, senza parlare. Interpreti / Francesca Annunziata - Jessica Giaquinto - Roberto Matteo Gi

Alice vive rint'a'nu' vic ca se chiamma Purgatorio

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Alice nel paese delle meraviglie diventa, nella creazione di Flavia Bucciero, una piccola vaiassa napoletana nei vicoli del centro storico. Le raffinate metafore english di Lewis Carrol si trasformano in magie spazio temporali fatte di ambiguità e gestualità partenopee immediatamente comprensibili nella loro inscindibilità dai luoghi in cui vengono ambientato.  Il vico del Purgatorio è la moderna frontiera tra la consapevolezza e l'inconscio, è ciò che conduce lontano dalle sovrastrutture e più vicino all'autenticità originaria  .  Alice va in scena l'11 il 12 e il 13 aprile al teatro Instabile e proprio  nella giornata conclusiva una strana incursione urbana di tutti i personaggi tra cui il cappellaio matto, la regina di cuori e il coniglio bianco, invaderà le strade di Napoli fino ad approdare al museo PAN dove una mostra su Andy Warhol catapulterà il pubblico  in atmosfere ancor più surreali.

Antonello Tudisco e il Respiro Collettivo

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Fin dal primo istante in cui mi sono seduta ho potuto confermare l'idea che avevo in testa: solo pochi esseri umani sono artisti! L'ho pensato da subito e pur essendomi data del tempo per decidere questa piccola certezza non mi ha mai lasciata. Mezza sala, scena aperta, la camminata affannosa e sempre più incalzante descrive un ampio cerchio sul palco in penombra. La performance è già cominciata quando il pubblico inizia a riempire la sala e ad occupare le sedie, sento il rumore dei piedi nudi battere il linoleum, vedo lo sguardo del danzatore sfruttare sempre gli stessi due punti di riferimento, avverto lo spostamento d'aria che mi tocca il viso e smuove i capelli. Un solo unico elemento mi disturba profondamente: qualcuno tra la gente resta distrattamente a conversare senza far caso a quanto intorno già accade. Forse dire che siamo tutti artisti è come dire che non lo è nessuno! Non sono in grado di condividere questa scelta semantica perché la rarità e la singolarità c

In.Corpo.Reo alla Sala Assoli

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Francesco Colaleo Torna ad esibirsi, in una produzione Korper, Francesco Colaleo nella coreografia di cui è non solo interprete, ma anche ideatore: In.Corpo.Reo. Lavoro incentrato sul corpo inteso come il luogo in cui peccato e colpa, vendetta e trionfo si realizzano. Riprendere la tragedia greca, lontana e dimenticata, oggi incompresa e sconosciuta, riconsiderare la vita dell'uomo alla luce di ciò che i grandi filosofi e scrittori di un tempo condensarono in capolavori tanto lontani e mai anacronistici: sulle orme di Martha Graham, sulle orme di Nijinsky, Colaleo ritrova le grandi figure che scioglievano gli enigmi dell'umanità violenta e vendicativa, passionale e istintiva. Comprendere l'uomo a partire da ciò che crea, svelarne i misteri rischiarando il presente con la luce di un glorioso passato. Primo lavoro, primo esperimento da coreografo per un giovane e grande interprete che cambierà pelle scivolando tra Medea, Cassandra e Giuditta lasciando che la tragedia tri

Dominique Dupuy: una vita per la danza

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Françoise e Dominique Dupuy Ultimo appuntamento per il Festival della danza contemporanea Francedanse nella sua tappa napoletana con Dominique Dupuy ballerino, coreografo, scrittore e pedagogo. Considerando che Dupuy è del 1930 e che danza da quando aveva 8 anni si può senza dubbio asserire che la sua sia una vita danzata. Tra creazioni coreografiche, già a partire dagli anni '50, con accanto sua moglie Françoise, tragedie mitologiche, saggi sull'arte coreutica e ricerche intorno alla traslazione dal moderno al contempraneo, Dupuy ha contribuito all'arricchimento del mondo dell'espressione artistica in tutte le sue inclinazioni possibili. La Francia poi, contrariamente al paese che in questi giorni lo ospita, ha saputo comprendere e valorizzare la sua ricchezza intellettuale e le sue capacità creative e pedagogiche affidandogli il ruolo d'Ispettore della creazione presso la Delegazione della Danza al Ministero della Cultura francese. All' Institut

Noa Wertheim e Vertigo 20

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Vertigo 20 La perfezione dell'esecuzione e la bellezza dei danzatori ha tenuto completamente ipnotizzato il pubblico per un'ora. A guardarsi intorno durante lo spettacolo si notava un'omogenea massa di persone immobili e concentrate nel seguire le coreografie coinvolgenti di Noa Wertheim. La scenografia, scarna ed essenziale, risultava essere funzionale ai danzatori sempre in scena per 60 minuti. La scelta delle musiche, ora malinconiche e romantiche, ora selvaggiamente incalzanti, contribuiva a tenere viva la magia negli spettatori sempre attenti. Raramente si assiste ad un lavoro coreografico eccellente dal primo all'ultimo quadro: girotondi evocanti antichi riti ed energiche corse in cerchio si alternavano a momenti di pas de deux in sincrono o eseguiti a canone.