Woman Made - il progetto che valorizza la coreografia femminile

 WOMAN MADE è un ambizioso ed eccitante progetto di valorizzazione, diffusione e implementazione della produzione coreografica femminile internazionale vincitore del bando ministeriale Boarding Pass Plus '21/'22. Vede 4 coreografe/i italiane/i, 4 straniere/i e 5 danzatrici che dall'Italia partiranno con i lavori coreografici creati tra la Campania, la Toscana e l'Umbria per raggiungere e unirsi ad altrettante colleghe straniere. Il lavoro finito, risultante di tutte le residenze coreografiche, sarà presentato non solo nelle diverse città aderenti al progetto in Festival e Rassegne, ma vedrà la restituzione finale al pubblico nella cornice suggestiva del Teatro Bellini di Napoli sostenitore e parter del progetto. 


Woman Made è alla sua seconda settimana di attività e dopo una residenza negli spazi di Artgarage - centro coreografico diretto da Emma Cianchi - è ora alla sua seconda tappa nelle sale di Dance Gallery (Pg) associazione diretta da Valentina Romito. La prima coregrafa a lavorare al progetto è Kimberly Bartosik dagli USA, storica danzatrice ed assistente di Merce Cunnigham, il cui percorso artistico lascia a bocca aperta in quanto a formazione, successi, premi e grandi riconoscimenti. 

kimberly bartosik


 A partire dall'Italia, motore propulsore del progetto, il lavoro creativo si irraggia in direzione di altri 7 Paesi in un'ottica di condivisione di intenti e di raggiungimento di obbiettivi comuni quali: il posizionamento delle donne in ruoli apicali e di potere in contesti lavorativi (il settore danza, il nostro campo d'azione, è in questo caso emblema e simbolo di una lotta per l'emancipazione della donna nel mondo del lavoro), il superamento dello sterile antagonismo sociale uomo/donna, l'andare oltre le barriere mentali, le tradizioni e le consuetudini che ancora oggi non consentono alle donne di determinare il proprio destino in campo lavorativo libere da preconcetti e pregiudizi. È infatti realtà che ancora ai giorni nostri nello stesso campo lavorativo alla donna non sia dia la stessa fiducia che si dà invece ai colleghi uomini - si pensi ai lavori commissionati in contesti di grandi eventi di eco mondiale e a tutto l'apparato solenne che li accompagna (inaugurazioni, aperture ai giochi olimpici, festival) -  né ricevono la stessa retribuzione, ciò avviene in qualsiasi contesto lavorativo e, attraverso questa rete di donne-coreografe, il progetto intende accendere una luce accecante sulla produzione di contenuti artistici di alto spessore e valore, di forte impatto visivo ed emotivo risultato di 8 diversi background di altrettante donne provenienti da altrettanti Paesi. Una collaborazione trasversale il cui cuore pulsante è il diritto di essere riconosciute come professioniste, come risorse, come coreografe e creative alla stessa stregua dei colleghi di sesso maschile. Gli 8 Paesi di provenienza tracceranno le traiettorie lungo le quali gli artisti si incontrano e confrontano: la storia personale, la cultura, la tradizione di ogni donna coinvolta nel progetto contribuisce a dare vita a produzioni coreografiche che saranno racconto di un vissuto, ma anche vetrina e manifesto di un riscatto sociale e lavorativo in un mondo – quello della danza -  ancora fortemente a trazione maschile. 


L’unione delle forze dei singoli soggetti ha fatto sì che ogni organismo - mediante il confronto e la costituzione di una rete di partner internazionali - potesse esprimere al meglio le proprie potenzialità e realizzare concretamente un format in grado di esprimere e dare forma al desiderio di cooperare mediante una visione che è anche una battaglia culturale trasversalmente e democraticamente sentita.

Tutte le associazioni coinvolte, ad eccezione dell'Associazione Culturale Borderline, sono dirette da donne e tutte hanno al proprio interno un organico fortemente improntato al femminile.

La presenza di due coreografi dall'Italia e dal Vietnam all'interno di un progetto che valorizza la produzione coregrafica femminile al pari dei colleghi uomini dimostra la volontà di creare un ponte, un canale comunicativo sempre aperto, una convivenza di intenti e di talenti laddove il genere non deve in alcun modo essere motivo di discriminazione. Sembra inoltre molto interessante registrare il punto di vista di due uomini rispetto alla condizione delle colleghe: sensazioni e opinioni che danno la cifra di quanto la problematica sia effettivamente sentita e presa in considerazione. No, dunque, al vecchio antagonismo sociale tra uomo e donna e sì alla compresenza in egual misura di due mondi tanto diversi e dal medesimo valore. WOMAN MADE non mira a sminuire il mascolino per affermare una presunta superiorità del femminino, piuttosto auspica la parità di presenza, la parità di programmazione, la parità di lavoro, la parità di retribuzione.

La provenienza territoriale delle realtà coinvolte nel progetto vede la regione Campania come bacino d'origine da cui nasce la rete transnazionale  che si propaga verso le due regioni del centro con l'intento di dare luogo a proficue e durature collaborazioni. 

Il network vede la collaborazione tra diverse realtà artistiche italiane ben strutturate aventi come capofila l'Associazione Culturale Artgarage - organismo di produzione per la danza - con la direzione artistica di Emma Cianchi attorno alla quale si stringono compatte altre realtà: 

- Associazione Culturale Dance Gallery/Residence Home(Perugia, PG) diretta da Valentina Romito, 

- Associazione Adarte (Siena, SI) organismo di produzione di danza diretta da Francesca Lettieri e Paola Vezzosi, 

- Associazione Culturale Borderline (Salerno, SA) organismo di produzione di danza diretta da Claudio Malangone, 

- Associazione Culturale Campania Danza (Salerno, SA), rassegna ministeriale (art. 29) diretta da Antonella Iannone.

 I luoghi dove si svolge il progetto WOMAN MADE saranno: 

- Campania: ArtGarage - centro coreografico e performativo (Pozzuoli), Auditorium Centro Sociale (Salerno), Sala Pasolini (Salerno), Teatro Bellini (Napoli), Anfiteatro Flavio (Pozzuoli), Parco Archeologico di Cuma, Castello Aragonese di Baia. 

- Toscana: Sede Adarte (Siena), Fondazione Elsa, Teatro Esperia (Firenze), Festival Ballo Pubblico - Festival Internazionale di Danza Contemporanea in Spazi Urbani (Poggibonsi, SI), Moving Stories Festival (Firenze). 

- Umbria: Dance Gallery, Residenza Home, Festival Corpi Uscenti (Perugia), 

- USA: Jacob's Pillow Dance Festival a Lee, Massachusetts. 

- MESSICO: Accademia di Mazatlán Mazatlán, Sin. Messico. 

- VIETNAM: HCMC International Dance Festival - Arabesque Vietnam dance studio, Ho Chi Minh City. 

- PORTOGALLO: Quinzena de Dança de Almada - Almada. 

- GRECIA: Milos International Dance & Theatre Centre (Milos Island). 

- ISRAELE: Machol Shalem - Mash Dance House Jerusalem (Gerusalemme). 

- TUNISIA: Hayyou'Raqs, Institut National du Patrimoine (Tunisi). 



La durata di WOMAN MADE è di un anno: da settembre 2021 a settembre 2022.



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