Agenda 2030 tutti possiamo contribuire - IL TEATRO per le donne



 A partire da quest’annualità è necessario che anche chi ricopre ruoli manageriali all'interno di teatri e spazi performativi faccia propria l’Agenda 2030 e aderisca senza riserva ad alcuni punti salienti in cui sente di poter essere incisivo e contribuire al raggiungimento degli obiettivi prefissi. Prima fra tutte tra le urgenze che riguardano il settore artistico-culturale è l’uguaglianza di genere, perché se per il pubblico lo spettacolo dal vivo può essere percepito come intrattenimento artistico, per chi crea si tratta di lavoro e il Teatro (inteso come l'insieme delle figure professionali interne alla gestione dell'intera macchina e soprattutto alla programmazione) è bene che s'impegni affinché all’interno delle proprie mura siano date le stesse occasioni e medesimi strumenti a donne e uomini con lo scopo di conferire al lavoro di entrambi la medesima dignità.


L’eguagliaza tra i sessi si è raggiunta in molte declinazioni della vita, una su tutte l'accesso alla formazione (anche se a guardare i recenti fatti accaduti in Afganistan si comprende come sia lungi dall'essere considerato un diritto inalienabile) a cui però, una volta terminata, devono necessariamente seguire le stesse possibilità di lavorare, di emergere e - nel caso specifico dello spettacolo dal vivo - le stesse occasioni di programmare i propri lavori in circuiti di prestigio che siano allo stesso livello dei colleghi uomini, con la stessa retribuzione e la stessa progettualità. È bene, anzi è imperativo, che sia un impegno condiviso da una vasta rete di enti, perché la cooperazione tra realtà simili nella realizzazione fattiva degli intenti è una condizione imprescindibile affinché gli obiettivi dell’Agenda 2030 non restino solo degli ideali, ma possano essere raggiunti. 

Agire in maniera isolata non porterebbe nessun tipo di risultato soddisfacente, perché è  solo con la rete e nella rete che si possono unire le forze a livello globale, nazionale, regionale e locale e divenire davvero incisivi. Bisogna condividere una visione e un obiettivo e unire le forze per raggiungerlo: il Teatro, lungi dall’essere una realtà isolata e autoreferenziale, deve impegnarsi all'interno di questa vasta rete al reciproco supporto e alla sottoscrizione di un patto che miri davvero alla tutela della donna artista per una società più giusta in termini lavorativi, di diritti e tutele nel settore artistico. Secondo uno studio delle Nazioni Unite da cui scaturisce l'Agenda 2030 soltanto il 28% delle donne ricopre ruoli manageriali nel mondo del lavoro ed è imperativo che il Teatro non resti a margine di questa lotta sospeso in un mondo troppo spesso percepito come avulso dalla realtà e s'impegni in questa sfida planetaria in cui  tra i 17 obiettivi da raggiungere figura anche e soprattutto quello della uguaglianza di genere, affinché la presenza delle donne in ruoli di spicco non sia percepito come frutto di una lotta quotidiana, ma una semplice, pacata, fluida normalità.


AGENDA 2030

Obiettivo 5. Raggiungere l’uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze 

5.1 Porre fine, ovunque, a ogni forma di discriminazione nei confronti di donne e ragazze 

5.2 Eliminare ogni forma di violenza nei confronti di donne e bambine, sia nella sfera privata che in quella pubblica, compreso il traffico di donne e lo sfruttamento sessuale e di ogni altro tipo 

5.3 Eliminare ogni pratica abusiva come il matrimonio combinato, il fenomeno delle spose bambine e le mutilazioni genitali femminili 

5.4 Riconoscere e valorizzare la cura e il lavoro domestico non retribuito, fornendo un servizio pubblico, infrastrutture e politiche di protezione sociale e la promozione di responsabilità condivise all'interno delle famiglie, conformemente agli standard nazionali

 5.5 Garantire piena ed effettiva partecipazione femminile e pari opportunità di leadership ad ogni livello decisionale in ambito politico, economico e della vita pubblica 

5.6 Garantire accesso universale alla salute sessuale e riproduttiva e ai diritti in ambito riproduttivo, come concordato nel Programma d'Azione della Conferenza internazionale su popolazione e sviluppo e dalla Piattaforma d'Azione di Pechino e dai documenti prodotti nelle successive conferenze 

5.a Avviare riforme per dare alle donne uguali diritti di accesso alle risorse economiche così come alla titolarità e al controllo della terra e altre forme di proprietà, ai servizi finanziari, eredità e risorse naturali, in conformità con le leggi nazionali

 5.b Rafforzare l'utilizzo di tecnologie abilitanti, in particolare le tecnologie dell'informazione e della comunicazione, per promuovere l'emancipazione della donna 

5.c Adottare e intensificare una politica sana ed una legislazione applicabile per la promozione della parità di genere e l'emancipazione di tutte le donne e bambine, a tutti i livelli 


 

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