TPO company e l'interazione digitale al Piccolo Bellini






Pop up Garden è uno spettacolo dedicato a Gilles Clement, un botanico e poeta e ai piccoli eroi che dal nulla creano giardini nei luoghi più impensati. Nel nostro giardino all’inizio c’è soltanto il Signor Bu che ama gli spazi vuoti e abbandonati come i cortili delle vecchie fabbriche, li ripulisce ben bene e poi POP! Arriva una lucertola e chiede di mettere dell’edera al posto dell’asfalto. Così, Bu comincia a creare piccole aiuole e, in un attimo, il cortile si trasforma. Pop up Garden, invita ad osservare il mondo delle piante, il loro modo di danzare mosse dal vento e il loro essere generose e capricciose. Lo spettacolo è vivamente consigliato ai bambini, che vivranno un esperienza unica, poiché saranno invitati a salire sul palco a interagire con la tecnologia.
 LA COMPAGNIA TPO E IL TEATRO INTERATTIVO
Teatro visivo, emozionale, tattile, immersivo… Negli spettacoli del TPO il protagonista è lo spazio scenico, le immagini, i suoni e il corpo. Grazie all’uso particolare del digital-design gli spettacoli si trasformano in “ambienti sensibili” dove sperimentare il confine sottile tra arte e gioco. Danzatori, performer e il pubblico stesso condividono la scena esplorando nuove forme espressive oltre le barriere di lingua e cultura. Ogni creazione nasce come “set”: una macchina scenica concepita per dialogare con l’attore in movimento, sia esso un danzatore o un gruppo di bambini. Immagini e suoni s’interfacciano quindi con il corpo, trasformando dal vivo i gesti in azioni interattive.

Il lavoro della Compagnia TPO è diretto da Davide Venturini e Francesco Gandi, insieme operano come art director di un team eclettico di ingegneri ed artisti dell’immagine e del suono. I guru del digital design applicato al teatro sono: Rossano Monti, Martin von Günten (engineering); Elsa Mersi (visual design); Spartaco Cortesi (sound design); Livia Cortesi, Francesco Taddei, Massimiliano Fierli, Saulo d’Isita, Niccolò Gallio, Sergio Foti (console/prop). Oltre la macchina però agiscono i performer (anima e corpo), danzano in armonia con le immagini ed i paesaggi sonori, facendo vivere l’esperienza del teatro attraverso il movimento. 

Post popolari in questo blog

FEEL MY DANCE - al Teatro Viganò di Roma il 24 marzo

“Assolo”: performance di Luca Sivelli all’Accademia di Belle Arti di Catanzaro

Harry di Prisco nominato Vice Chargé de Presse