La Tammorriata di Gennaro Cimmino al Napoli Teatro Festival Italia

ph Fiorella Passante

La Tammurriata arriva al Napoli Teatro Festival grazie a Gennaro Cimmino
In questi giorni Napoli è palcoscenico di un grande evento, il Napoli Teatro Festival Italia, che invade teatri, piazze e strade e che, con il neodirettore Ruggero Cappuccio, promette di essere un successo di botteghino grazie alla varietà e molteplicità degli spettacoli selezionati e grazie anche alla riduzione dei prezzi dei biglietti. A noi, pubblico della danza, dispiace sempre un po’ constatare, anno dopo anno, l’esiguità degli appuntamenti dedicati al mondo della coreografia rispetto a quelli dedicati al teatro di prosa. Quest’anno, infatti, le date della danza sono soltanto tre e tocca non perderne neanche una, noi abbiamo incontrato Gennaro Cimmino direttore artistico della compagnia Körper e regista dello spettacolo Tammurriata ‘O ball’ ‘ngopp ‘o tambur in scena il 25 e il 26 giugno a piazza del Gesù.



 “Quando ero ragazzo vivevo con la mia famiglia ad Afragola – racconta Cimmino -  e verso la fine degli anni ’70 gestivo un teatro-laboratorio e collaboravo con i ragazzi delle scuole medie. Era un periodo di incredibile fermento per le musiche e le danze popolari e ricordo che l’artista Franco Silvestro faceva per noi dei seminari di cartapesta”. Gennaro ricorda gli anni trascorsi nel paesino dell’hinterland vesuviano e con un esercizio di memoria brillante e repentino arriva a raccontare aneddoti della sua adolescenza che si ricongiungono in un modo o in un altro alla cultura popolare. Con un gruppo di circa 40 elementi in una miscela che vede insieme professionisti della danza, allievi del liceo coreutico suo Orsola Benincasa, allievi di scuole di danza campane e ballatori di danze popolari la Tammurriata in chiave contemporanea promette di far andare in tilt la circolazione “Voglio una festa con talmente tanta gente a ballare in piazza da bloccare il traffico!”
Per Gennaro Cimmino questo evento è un sogno che si realizza, è un cerchio che si chiude e che parte dalla sua infanzia tra processioni e feste di paese fino alla scoperta dell’universo della danza contemporanea con i suoi nuovi linguaggi tra tecnologia e acrobazie. Un mix perfetto messo in scena con la sua tammurriata a cui non si può e non si deve mancare, perché l’intera piazza del Gesù si trasformerà in un enorme palcoscenico sotto le stelle: danza aerea, balli, musica popolare con i più grandi cantanti, maestri di cerimonia e musicisti della Campania che il regista è andato a cercare uno per uno, paese per paese. “Ho sentito che dovevo fare quest’omaggio alla tradizione e nessuno è riuscito a fermarmi, d’altronde come si dice a Napoli quand’ duje se vonn’ cient’ nun ponn’ e io e la musica popolare siamo una cosa sola”. 

 La tradizione popolare fatta di musica e balli riporta indietro nel tempo fino alle nostre origini greche, fino ai tempi in cui le mènadi e i satiri danzavano ebbri in nome di Dioniso e Cibele tra ermafroditi considerati semi-dèi e riti propiziatori.
Il grande spettacolo a cui si lavora da mesi vede le coreografie di Emma Cianchi e Gennaro Cimmino affiancati dal maestro di danze popolari Cosimo Alberti  e la partecipazione di cantanti del calibro di Marcello Colasurdo, Biagio Di Prisco, Dario Mogavero e Pietro Mauriello.
“Tutte voci maschili – osserva un giorno Cimmino – ce vuless’ na femmena!”, fu così che qualcuno suggerì di andare a cercare Annarella, una voce impareggiabile, ma nessuno sapeva dove si trovasse, perché Annarella è una napoletana di origine rom, è una gitana e trovarla non è semplice.
“Mi misi a cercare senza sosta- racconta ancora il regista- e venni a sapere che probabilmente stava partecipando ad una tammurriata con una paranza di Casal di Principe, non ci pensai su due volte: andai lì, mi piazzai in mezzo al paese e l’aspettai per ore. Alla fine ci furono due risvolti positivi: avevo trovato Annarella e mi ero pure abbronzato”.

Tammurriata ‘O ball’ ‘ngopp ‘o tambur è un omaggio alla tradizione popolare campana, è un omaggio alla madonna che si erge fiera sull’obelisco di piazza del Gesù (perché le processioni sono sempre in nome della madonna) ed è un compromesso magico a cui tutti gli artisti dovrebbero inchinarsi: lavorare al nuovo senza mai rinnegare il vecchio.

progetto, organizzazione e regia Gennaro Cimmino
coreografie Cosimo Alberti, Emma Cianchi, Gennaro Cimmino
danzatori Mariangela Giombini, Chiara Alborino, Nello Giglio, Antonio Nicastro, Nicolas Grimaldi Capitello, Francesco Russo, Christian Pellino, Domenico Piscopo, Leopoldo Guadagno
e con gli allievi del Liceo Coreutico Suor Orsola Benincasa, Centro Coreografico Körper, Art Garage
danza aerea Marianna Moccia, Viola Russo
maestri di cerimonia Bruno Buonincontri, Ciro Cascina
cantanti Marcello Colasurdo, Biagio di Prisco, Annarella, Dario Mogavero, Pietro Mauriello
musicisti Peppino Di Febbraio, Mario Menna, Sabatino Esposito, Tony Saggese, Melania Di Febbraio
costumi Francesca Sannino
assistente alla regia Mary Battistino
assistente all’organizzazione Luigi Pernice Di Cristo
produzione Körper




Post popolari in questo blog

FEEL MY DANCE - al Teatro Viganò di Roma il 24 marzo

“Assolo”: performance di Luca Sivelli all’Accademia di Belle Arti di Catanzaro

Harry di Prisco nominato Vice Chargé de Presse